Barbaresco DOCG è la denominazione creata nel 1980 a cui appartengono i vini rossi Barbaresco e Barbaresco riserva, entrambi prodotti da uve 100% Nebbiolo.
Le zone in cui è possibile tale denominazione sono ristrette e si trovano tutte all’interno della regione Piemonte. Per la precisione, sono 75 i territori dove è possibile produrre Barbaresco e comprendono tutti quelli dei comuni di Barbaresco, Treiso e Alba, tutti in provincia di Cuneo.
Fondamentale per la produzione del Barbaresco DOCG sono le condizioni di coltivazione e quelle ambientali. Per quanto riguarda i terreni, si richiede dal disciplinare della denominazione che essi siano argillosi o calcarei ed eventualmente le loro combinazioni. A livello ambientale è fondamentale che i terreni siano collinari e non pianeggianti, a fondovalle, umidi e non sufficientemente soleggiati. L’esposizione solare deve essere atta ad assicurare una buona maturazione delle uve e l’altitudine non deve essere superiore a 550 mt.
Obiettivo della vinificazione e dell’invecchiamento è quello di mantenere i livelli più alti possibili di qualità. Per questo, i vini Barbaresco DOCG devono essere sottoposti a un invecchiamento minimo di 26 mesi, di cui 9 in legno, per i Barbaresco. Per i vini Riserva, invece, l’invecchiamento deve essere di un totale di 50 mesi, di cui 9 in legno. Questo periodo inizia dal 1° novembre dell’anno in cui vengono raccolte le uve.
Le caratteristiche che un Barbaresco deve avere rispetto a un Barbaresco Riserva sono pressoché le stesse. Per la denominazione Barolo DOCG, il colore deve essere rosso granato, intenso e caratteristico al naso e dal sapore armonico, asciutto e pieno. Il tasso alcolometrico del Barbaresco non può essere inferiore ai 12,50%. Le caratteristiche organolettiche del Barbaresco sono altamente riconoscibili e si riconducono a un palato tannico e di corpo, con sentori fruttati e fini.
Le bottiglie di Barbaresco seguono regole specifiche: devono essere di vetro scuro, di forma tradizionale, e non possono avere una capacità non inferiore ai 37.5cl. I dispositivi di chiusura devono essere quelli ammessi dalle normative vigenti.
Le etichette devono essere chiare e per non mettere a rischio il prestigio della denominazione. È obbligatorio segnalare l’annata di produzione delle uve.
Il Barbaresco DOCG nasce nelle langhe, lingue di terra che hanno avuto origine oltre 70 milioni di anni fa. Il terreno viene da sempre coltivato con i metodi tradizionali che danno ai vini il loro colore tipico, talvolta con riflessi aranciati, il profumo etereo, intenso e gradevole e il loro sapore delicato, tannico e asciutto.
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