La dicitura Cerasuolo d’Abruzzo DOC è del tutto identica a quella di DOC Abruzzo, ma è molto più recente, risalente infatti al 2010. In questa classificazione rientrano i vini rosati che, prima di questa categoria, facevano parte della denominazione DOC Montepulciano d’Abruzzo.
Le zone interessate dalla classificazione comprendono le colline sulla costa e la zona pedemontana. Inclusa anche l’area dell’Alto Tirino e a sudovest della Valle Roveto, toccando quindi tutte le province della regione. Un fattore importante della denominazione è non superare i 600 metri di quota, di fatto interessando maggiormente l’area regionale a sud.
Il vitigno Montepulciano predilige i terreni medi, ben soleggiati e con ampia disponibilità di luce. Dal momento che la bacca nera di Montepulciano non resiste bene alle temperature basse, si consiglia di controllare sempre le minime del territorio, in quanto potrebbe rovinare facilmente il vitigno. Durante la potatura bisogna avere l’accortezza di realizzarla corta o media.
Da notare che una breve distanza di territorio fa cambiare anche radicalmente le condizioni pedoclimatiche.
Appena comincia la vendemmia si prediligono le maturazioni eccessive per i Cerasuoli d’Abruzzo più dolci, alcuni dei quali vengono realizzati con soltanto l’85% di Montepulciano. Il maggior contenuto zuccherino dell’uva maturata si sposa bene con la ricerca del rosso più intenso anche per quanto riguarda la colorazione.
L’invecchiamento, processo per cui il Montepulciano è particolarmente adatto, nel caso dei Cerasuoli va da un minimo di 2 anni in rovere oltre ai 6 mesi in minimi in bottiglia.
L’attenta gestione del suolo permette anche di mantenerlo particolarmente vivace, risultando in una vendemmia che si verifica intorno la fine di Settembre.
I Cerasuolo d’Abruzzo si presentano riconoscibili già all’esame visivo: con un colore rosa intenso, su nuance intense tendenti al ciliegia, si percepisce all’olfatto, immediatamente, la speziatura fruttata dell’uva Montepulciano, il cui sapore risulta caldo e strutturato. Appartiene alla tipologia dei vini fermi, con una struttura di corpo e armonico nei sapori.
La temperatura ideale per servire questi vini è di circa 15°, così da aumentare la persistenza, la morbidezza e la freschezza di un calice che si abbinano bene a risotti, antipasti e carni bianche.
Come abbiamo detto in precedenza, la denominazione Cerasuolo d’Abruzzo DOC ha inglobato dentro di sé alcune delle etichette precedentemente appartenenti al DOC Montepulciano d’Abruzzo. Il colore caratteristico, detto “rosa cerasuolo” è fra i dettagli riconoscibili della denominazione.
Alcune varianti di Conero vengono prodotte con soltanto l’85% dell’uva Montepulciano, mixando il 15% di Sangiovese o Cabernet per creare un vino rosso dal colore più intenso e dal sapore più secco, con una vinosità persistente durante il primo anno.
Ausonia - Apollo Cerasuolo
Marina Palusci - Senzaniente Cerasuolo 2019
Caprera - Le Vasche Cerasuolo 2020
Cirelli - Cerasuolo d'Abruzzo Anfora 2019