All’interno della denominazione Chianti DOCG, si trova la sottozona Colli Fiorentini, la cui composizione prevede una prevalenza di Sangiovese unita a una percentuale non superiore al 30% di altri vini, dei quali non più del 10% a bacca bianca.
La coltivazione dei vitigni avviene in una specifica regione della Toscana, che comprende l’Appennino e i suggestivi territori collinari a est, a ovest e a sud di Firenze, istituita nel 1932. I comuni lambiti dalla denominazione sono molti, tra i quali ricordiamo Firenze, Barberino Val d’Elsa, Fiesole, Pelago, San Casciano e Scandicci, che si distribuiscono uniformemente tra la Valdarno, la Valdelsa e la Val di Pesa.
Secondo quanto riportato dal disciplinare per la produzione del vitigno, il terreno ottimale per l’uva che darà vita alla Chianti DOCG sottozona Colli Fiorentini è tendenzialmente argilloso, e comprende delle alture che si ergono ad altezze piuttosto modeste, tra i 150 e i 350 metri sul livello del mare. La morfologia del territorio prediletta è quella di ampi spazi che si affacciano su aperte vallate, con esposizione da sud-est a sud-ovest che garantisca il riscaldamento del terreno in primavera e la maturazione autunnale.
Il processo produttivo che porta all’ottenimento del Chianti DOCG sottozona Colli Fiorentini ha l’obiettivo di conservare alla perfezione le caratteristiche che rendono questo prodotto inconfondibile. La vendemmia viene effettuata nel mese di ottobre, e ad essa segua una vinificazione con macerazione in rosso di 15-20 giorni. La maturazione e la successiva fermentazione avvengono invece rigorosamente in botti in legno di rovere Allier, per almeno 12 mesi. Questo vini si presta agli invecchiamenti lunghi, in grado di sublimare ulteriormente il suo gusto per i successivi 5 anni.
Rispetto alle altre categorie di Chianti, il Chianti DOCG sottozona Colli Fiorentini presenta un gusto più acidulo, sebbene nel complesso molto equilibrato. Il colore rosso rubino intenso richiama il vago sentore di piccoli frutti rossi che pervade il palato, accompagnato da un retrogusto speziato. Il profumo intenso e avvolgente risulta morbido, floreale, a contrasto con le note sapide che si avvertono in bocca. Un vino raffinato, complesso ma molto armonico, dal carattere definito e che gode di buona longevità.
L’etichetta certifica il superamento dell’esame chimico-fisico e organolettico, grazie a dei contrassegni che vengono stampati dall’Istituto Poligrafico dello Stato e apposti dal produttore su ciascuna bottiglia. Su di essa viene indicata la denominazione Chianti, che viene seguita dalla specificazione di Chianti DOCG sottozona Colli Fiorentini, che corrisponde alla relativa zona geografica di produzione e funge da garante del rispetto delle norme previste per il confezionamento.
Il vino appartenente alla denominazione Chianti DOCG sottozona Colli Fiorentini rappresenta un prodotto di qualità estremamente elevata, il cui processo di trasformazione viene curato nei minimi dettagli e con la massima attenzione. All’interno di questa categoria si segnala inoltre la presenta dell’etichetta che merita il nome di Riserva, che deve essere invecchiato almeno due anni a partire dal gennaio successivo alla vendemmia.