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Dolcetto di Ovada Superiore DOCG

La denominazione Dolcetto di Ovada Superiore DOCG o Superiore viene destinata ai vini rossi ottenuti solamente da uve del vitigno Dolcetto in purezza. I vini sono principalmente quattro: Dolcetto di Ovada Superiore o Ovada riserva, Dolcetto di Ovada Superiore”vigna” o Ovada “vigna” riserva.

Le zone in cui il vitigno del Dolcetto viene coltivato sono quelle del Monferrato. Particolarmente floridi sono i terreni dell’Ovadese, che comprendono ventidue comuni nella provincia di Alessandria, primo fra tutti Ovada. Sebbene venga coltivato anche in altre zone del Piemonte, dall’Ottocento la sua produzione si concentra soprattutto ad Ovada, tanto che le sue uve vengono anche appellate Uve Ovadensis.

Le condizioni di coltivazione e ambientali sono fondamentali per la produzione di un vino Dolcetto che possa rientrare nella denominazione di Dolcetto di Ovada Superiore DOCG. Questi vitigni, infatti, si trovano principalmente nelle zone intorno ad Alessandria, poiché necessitano di un terreno da suolo di tipo calcareo-marnoso, molto profondo, ma soprattutto in grado di trattenere il giusto quantitativo di acqua e drenare quella in eccesso. Ha bisogno di una buona esposizione, ben ventilato e non deve essere sottoposto a sbalzi climatici.

Oltre alle specifiche caratteristiche territoriali e ambientali, anche la vinificazione segue delle precise regole per poter rendere un vino un Dolcetto di Ovada Superiore DOCG. Innanzitutto le uve ad essere vinificate sono soltanto quelle riconosciute dei vitigni autorizzati della stessa denominazione. Nella procedura di vinificazione, la resa massima dell’uva nel vino non dovrà superare il 70% per il Dolcetto di Ovada Superiore e Vigna. A seconda della tipologia, i vini vanno invecchiati per dodici o venti mesi. Viene ammessa la colmatura con l’aggiunta dello stesso vino, per un massimo del 10%.

Le caratteristiche essenziali di un Dolcetto di Ovada Superiore DOCG sono l’utilizzo di uve ben mature che conferiscono al vino un sapore secco, morbido e fruttato. Per distinguere un Ovada DOCG da un Riserva o un Vigna, basta leggere il periodo di invecchiamento: il primo dovrà invecchiare almeno 12 mesi, gli altri 20. I Dolcetti Ovada e i Dolcetti Vigna, che siano Superiori o meno, si distinguono per il grado alcolemico che deve essere rispettivamente di 12,5% e 13%.

Le bottiglie utilizzate per il confezionamento e la successiva commercializzazione dei vini a denominazione controllata e garantita Dolcetto di Ovada Superiore DOCG devono essere di forma bordolese e borgognona, dal colore scuro classico e con delle specifiche capacità: 187 ml, 375 ml, 750 ml, 1.500 ml, 3.000 ml, 5.000 ml. Sull’etichetta deve essere riportata l’annata delle uve.

La denominazione del Dolcetto di Ovada Superiore DOCG può presentare anche la dicitura “a vigna”, purché si rispettino tre criteri: la denuncia delle uve deve essere inserita nell’elenco regionale; le uve sono dello stesso vigneto; chi attribuisce questa denominazione deve aver svolto una delle tre fasi di produzione, vinificazione o imbottigliamento.

Rocco di Carpeneto - Losna 2019

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Dolcetto di Ovada Superiore DOCG

17.00

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