Solo vini naturali, artigianali e vini FIVI | Spedizione gratuita oltre 49€

Faro DOC

Nella parte nordorientale della Sicilia nasce la denominazione Faro DOC. Il nome è un richiamo del passato e ottiene la Denominazione di Origine Controllata nel 1976 ma la sua tradizione è secolare. Alla Faro DOC appartengono vini prevalentemente coltivati in terreni montuosi, come la maggior parte dei “vini dell’Etna”.

Quel che può essere definito l’epicentro della produzione della Faro DOC è la provincia di Messina. Da questa specifica zona nasce il vino etichettato come Faro DOC. Sono diversi i luoghi incontaminati in cui il vino è certificato con la Denominazione di Origine Controllata e si estendono sino alle pendici vulcaniche dell’Etna, motivo per cui la riproduzione altrove è impossibile per le caratteristiche uniche che il territorio offre.

Come preannunciato, la coltivazione dei vitigni alle pendici vulcaniche dell’Etna crea condizioni uniche e inimitabili che si assaporano, a fine lavorazione, nella denominazione Faro DOC. La particolare topografia del territorio conduce a sfumature microclimatiche ideali per la produzione del Faro DOC. Addentrandosi nello specifico, il terreno in cui è possibile ottenere un vino con Denominazione di Origine Controllata dev’essere montuoso, tendenzialmente di tipo alluvionale a medio impasto argilloso e protetto dall’eccessiva umidità (attenuata anche dal clima).

Poche e semplici regole compongono il processo di vinificazione dei vini presenti all’interno della Faro DOC. Oltre alla resa massima dell’uva, che non deve mai superare il 70%, il vino per essere di Denominazione di Origine Controllata deve rispettare le pratiche enologiche leali e costanti della zona, così da conferirne le caratteristiche di qualità della denominazione. Il vino Faro DOC ha un ferreo processo d’invecchiamento, infatti, il vino dev’essere sottoposto a invecchiamento per un minimo di dodici mesi. Senza questa tempistica si perde la denominazione.

Il vino in denominazione Faro DOC ha delle caratteristiche da “rosso” ma senza possedere un gusto forte e predominante, divenendo ideale per diversi palati e tipologie di degustazione. Alla vista, il Faro DOC si presenta con un colore rosso rubino che, condotto al naso, rilascia un odore delicato, persistente ed etereo. Gustato, il Faro DOC è secco ma armonico, caratteristico e di medio corpo.

La denominazione Faro DOC presenta alcune regole per il confezionamento e diciture nell’etichetta. Tutte le raccomandazioni sono volte a donare al vino un aspetto di “pregio” (se non supera i cinque litri). Se in quantità compresa tra 0,360 e 1,500 litri, il vino appartenente alla Faro DOC dev’essere imbottigliato in recipienti di tipo “bordolese” o “borgognona” ma soprattutto per quanto riguarda la chiusura è vietato l’uso di tappi a corona o di capsule a strappo analoghe. Nell’etichetta del Faro DOC può essere riportata l’annata di produzione.

Ciò che incuriosisce maggiormente del Faro DOC è il nome poiché proveniente dall’antico modo di citare lo Stretto di Messina, infatti, dal XIV secolo sin al Risorgimento era conosciuto come Faro di Messina. Seppur denominato ufficialmente solo di recente, il Faro DOC ha origini lontane, con una prima datazione che risale alla casata degli Aragona durante la dominazione sicula.

Bonavita - Faro

Bonavita - Faro 2019

Faro DOC

29.00

Bonavita - Faro 2019

Faro DOC

29.00
Prodotti nel carrello

Delivery presto disponibile!

Potrai verificate la copertura delivery nella tua zona e ordinare comodamente da casa tua.