Come si evince dal nome, il Freisa d’Asti DOC è una denominazione che trova la sua collocazione nelle colline intorno ad Asti. Seppur la produzione si sia spinta in altre aree piemontesi, il Freisa d’Asti di Denominazione d’Origine Controllata è nato nella città di cui porta il nome nel 1972, divenendo presto famoso quanto i “colleghi” più rinomati.
La denominazione del Freisa d’Asti DOC è impossibile da trovare al di fuori della Regione Piemonte. Nello specifico, i maggiori vitigni si trovano nelle colline intorno ad Asti ma vi sono valide produzioni anche nelle province di Cuneo, nella zona del Casale Monferrato e anche nella provincia di Alessandria. Il vino prodotto a poca distanza da Torino si fregia di essere uno dei migliori assieme al Barolo e al Barbaresco.
Per essere definito un Freisa d’Asti DOC tutto parte dal terreno in cui l’uva sarà coltivata. Con la premessa che la produzione avvenga nel territorio tradizionale della zona, che possa conferirne le corrette caratteristiche di qualità, nell’intento di rientrare nella denominazione corretta i vigneti devono essere impiantati in terreni che siano di natura argilloso-calcarea e argilloso-sabbiosa. Inoltre, per essere un Freisa d’Asti DOC sono idonei solamente i vigneti collinari di giacitura e orientamento adatti.
L’unica uva accettata per produrre questa tipologia di vino è la Freisa (dunque al 100%). Il vino in denominazione Freisa d’Asti DOC può essere prodotto in diversi modi, soprattutto con la differenza tra affinamento in botti di legno o meno. Nel caso di un Freisa d’Asti DOC Superiore, l’invecchiamento dovrà durare circa dodici mesi. Per quanto riguarda la resa massima dell’uva in vino, il Freisa d’Asti DOC ha un limite del 70%, in caso contrario si perderebbe la Denominazione di Origine Controllata.
Il Freisa d’Asti DOC è un vino dalle caratteristiche organolettiche davvero interessanti. Innanzitutto bisogna diversificare le due tipologie, dalle colorazioni simili ma differenti. Il Freisa d’Asti DOC possiede un colore rosso rubino mentre con la menzione “Superiore” il colore tende al granato. In entrambi i casi, quando si degusta un Freisa d’Asti DOC l’olfatto è pervaso da un’aroma leggero, delicato, formato da rosa e lampone: l’invecchiamento dona anche dei sentori muschiati. In bocca, il Freisa d’Asti DOC è asciutto.
Curiosamente, il Freisa d’Asti DOC è prodotto in tutta la provincia (e altre parti della Regione) a esclusione dei Comuni di Cellarengo d’Asti e Villanova d’Asti. Nella tradizione popolare, il vino era prodotto anche in variante dolce, per essere accompagnato con i dolci. Il Freisa d’Asti DOC si accompagna perfettamente con formaggi e salumi. Per quanto riguarda l’etichetta, sul Freisa d’Asti DOC dev’essere rigorosamente riportata l’annata di produzione.
Il Freisa d’Asti DOC può avere delle variazioni. Rimanendo nella stessa zona e con la stessa Denominazione di Origine Controllata, il vino può essere prodotto in diverse tipologie: Freisa d’Asti, Freisa d’Asti Superiore, Freisa d’Asti Frizzante e Freisa d’Asti Spumante. Permanendo nel vino rosso e con un titolo alcolometrico minimo dell’11%, il “Superiore” ha nella sua particolarità l’invecchiamento, che dona un gusto e un odore ancor più caratteristico.