Con la denominazione Irpinia DOC si indicano dei vini campani che hanno ottenuto il riconoscimento ufficiale nel 2005. Si realizzano con sette diverse varietà di uve provenienti dalla provincia di Avellino: la Coda di Volpe, la Falanghina, il Fiano, l’Aglianico, il Piedirosso, lo Sciascinoso e il Greco.
All’Irpinia DOC appartengono vini che possono essere realizzati solo nella provincia di Avellino, nella sottozona dei Campi Taurasini. Questo territorio è racchiuso tra il corso dei fiumi Ofanto e Ufita, gli Appennini e la Valle del Miscano. I comuni in cui è possibile realizzarne la produzione sono 24 e tra questi i più importanti sono Nusco, Grottaminarda, Torella dei Lombardi, Castelvetere sul Calore e Villamaina.
I terreni che vengono impiegati per la coltivazione delle sette uve usate per la produzione dei vari vini Irpinia DOC, come da Disciplinare, devono essere prevalentemente montuosi o comunque di media altura, continentali e senza nessuno sbocco sul mare. Gli Appennini devono proteggere le viti dalle lunghe stagioni estive e dalle escursioni termiche. I pendii devono avere una buona esposizione alla luce e al calore del sole. Il terreno deve essere di natura vulcanica, calcarea ed argillosa.
La produzione dei Vini Irpinia DOC deve rispettare delle precise regole in base alla tipologia del vino. Valgono, però delle regole generali per tutti i prodotti: tutte le operazioni di coltivazione e produzione devono, innanzitutto, essere realizzate solo ed esclusivamente all’interno della provincia di Avellino. In secondo luogo, non può essere superata la resa del 70% dell’uva in vino e non possono essere immessi al consumo prima del primo settembre dell’anno successivo alla vendemmia.
Ogni tipologia di vino in denominazione Irpinia DOC presenta delle caratteristiche organolettiche e sensoriali specifiche. In particolare, i rossi hanno un colore rubino brillante molto intenso, con note aromatiche floreali molto persistenti, tra cui spiccano la viola e il lampone. I bianchi, invece, sono molto più secchi, freschi, aromatici ed equilibrati, quasi speziati. I rosati sono molto gustosi con la predominanza netta dei frutti rossi.
Il disciplinare dell’Irpinia DOC prevede delle precise e severe regole sull’etichettatura: queste devono riportare l’annata di produzione dell’uva impiegata per la realizzazione del vino ad eccezione che per le tipologie liquorose e gli spumanti e può essere presente l’indicazione ‘Vigna’, ma solo se seguita dal relativo toponimo.
I diversi vini all’interno dell’Irpinia DOC possono essere realizzati con uve in purezza, ma anche per taglio con altre uve provenienti dalla stessa zona dell’avellinese. Per ogni particolare vino è indicata la percentuale massima di taglio. Per esempio, per i vini bianchi è del 15%, per gli spumanti del 50%.
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