Il Montefalco DOC è la denominazione che nasce nella provincia di Perugia, nella regione Umbria, creata nel 1979. All’interno della categoria del Montefalco DOC rientrano bianchi e rossi ottenuti da diverse varietà di uve, dal Sangiovese a Sagrantino.
La denominazione Montefalco DOC può essere ottenuta da tutti quei vini prodotti all’interno della ristrettissima zona dell’Umbria, in provincia di Perugia, a partire dal territorio comunale di Montefalco. In altri casi, può essere ottenuta anche dalla produzione in piccoli comuni di Bevagna, Castel Ritaldi, Gualdo Cattaneo e anche a Giano dell’Umbria. Il rispetto dei microclimi è essenziale.
Secondo il Disciplinare del Montefalco DOC, la sua coltivazione è possibile su terreni dai profili collinari in un range di altezza sul livello del mare che varia da 220 metri a 472. Il terreno deve essere di tipo conglomerati fluvio con sabbie gialle per via di argille sabbiose. Anche le alluvioni aiutano a rinnovare il terreno, aumentando il contenuto in CaCO3 fra 11% e i 22%.
I vini che rientrano nella denominazione Montefalco DOC devono rispettare alcune pratiche enologiche per la vinificazione: innanzitutto, la resa massima dell’uva non deve superare il 70% per i vini rossi, con un ulteriore 2% per quanto riguarda il bianco. L’invecchiamento, invece, è obbligatori per almeno 18 all’interno di botti di legno: esistono anche delle varietà Riserva del Montefalco DOC, le quali devono invecchiare almeno 30 mesi di cui 12 in botti di legno
Il vino rientrante nella Montefalco DOC è un vino dal colore giallo paglierino, mentre la versione Riserva, invecchiata maggiormente, tende al giallo più acceso. Il colore chiaro, più acceso nei rossi, viene accentuato da alcune note fruttate, tipiche dei componenti del terreno di riferimento dove le uve vengono coltivate: al palato il suo gusto è secco ma delicato e per questo motivo si accompagna bene alla degustazione di formaggi, carni rosse e per gli antipasti di ogni tipo.
Ogni bottiglia di Montefalco DOC deve essere imbottigliata rispettando diversi canoni sulla sua sigillatura, perché per via delle caratteristiche organolettiche della tipologia, questo può evolvere in bottiglia se conservato per più di 5 anni, acquisendo un sapore più acceso.
Le peculiarità della denominazione Montefalco DOC risiedono soprattutto nel delicati odori del fermentato, che sfumano dalle note di frutta matura fino al mirtillo, lampone e frutti di bosco che possono evolversi se ben conservato.
Raina - Montefalco Rosso