Oltrepò Pavese DOC

Oltrepò Pavese DOC è una denominazione creata originariamente nel 1970. Essa include diverse tipologie di vino, tra cui spiccano in particolare gli spumanti ricavati da Pinot Nero e Chardonnay, ma anche da uve autoctone come Cortese e Moscato.

Le zone di produzione di questa denominazione davvero estesa includono 27 interi comuni, nonché le aree parziale di altri 15 municipalità. Tutte le località si trovano in provincia di Pavia e tra le altre includono: Canneto Pavese, Cassano, Cigognola, Pietra de’ Giorgi, Montù Beccaria, Bosnasco, Montescano, Castana, Stradella, Montalto Pavese, Borgo Priolo, Mornico e Losana.

Questa zona si caratterizza per un microclima mite, che si dimostra molto adatto alla coltivazione della vite. Non stupisce dunque che sia le varietà autoctone sia quelle internazionali raggiungano ottimi risultati qualitativi. Sui terreni a prevalenza di argilla e calcare si esprimono al meglio i vitigni a bacca rossa, mentre le terre ricche di gesso si prestano a creare un ambiente ottimale per le varietà a bacca bianca. Sulle zone più elevate invece vengono coltivate le uve destinate alla spumantizzazione.

Nel processo produttivo degli spumanti viene prevalentemente utilizzato il Metodo Martinotti. I grandi vini bianchi della zona, come ad esempio il Riesling Riserva richiedono un affinamento minimo di almeno due anni. Lo stesso vale anche per i grandi rossi fermi dell’Oltrepò Pavese, ricavati generalmente da Barbera e Croatina e lasciati ad affinare in legno per 24 mesi a partire dal mese successivo alla vendemmia. L’affinamento minimo scende a 6 mesi per il Buttafuoco e a 7 per il Moscato Passito.

I vini rossi che maggiormente rappresentano la tipicità del territorio come Bonarda e Barbera possono essere fermi o frizzanti e spiccano per i riflessi violacei e i profumi fruttati e floreali. I bianchi fermi includono espressioni minerali e aromatiche, specialmente quando le etichette sono ottenute da Riesling, Sauvignon e Chardonnay. La denominazione è molto variegata e include anche rossi fermi eleganti ricavati da Pinot nero, vitigno che dà vita anche ai grandi spumanti della zona.

Per le tipologie frizzanti, come ad esempio quelle che si ricavano da Buttafuoco e Sangue di Giuda non è necessario inserire sull’etichetta l’annata di produzione, che invece è generalmente richiesta per molte altre etichette. Inoltre, è consentito l’utilizzo della dicitura vivace, da sempre usata localmente.

Oltrepò Pavese DOC è stata creata originariamente nel 1970, ma per la sua natura particolarmente estesa e l’alta varietà è stata più volte aggiornata negli anni. L’Oltrepò Pavese è una terra in cui i vitigni autoctoni come la Bonarda, il Buttafuoco e il sangue di Giuda convivono con varietà internazionali tra cui Pinot Nero e Riesling.