L’infanzia di Emilia sa di mosto, di campagna, di attesa di vendemmia dove si poteva osservare i metodi di lavorazione e apprezzare il risultato ottenuto.
Nel 2010, dopo aver fatto delle esperienze fuori dal luogo di origine e dalla cantina, Emilia è tornata a casa per avvolgersi e dedicare anima e corpo alla coltiva della vigna e alla cura del vigneto, cercando di accrescere la propria azienda creando dei prodotti che rispecchiano l’artigianalità con un carattere unico dato sia dalla passione che dal vigneto nel suo complesso e accrescendo gli ettari vitati che sono attualmente 12.
Sulla strada del cambiamento Emilia è stata accompagnata da Jacopo che ha creduto nella sua passione sconfinata e ha aggiunto una piccola cantina ad una realtà che era vocata esclusivamente alla produzione di uve. Aver Jacopo vicino ha portato Elena a studiare tanto, viaggiando parecchio per approfondire la sua conoscenza del mondo del vino naturale e apprendere dai migliori metodi di produzione e cura della vigna.
La vigna è un modo di essere, è una filosofia da seguire con impegno e costanza in modo che il vino e il suo divenire sia l’espressione più alta. La parola d’ordine nelle vigne di Emilia Pennac è biodiversità intesa come la coesistenza e convivenza di diverse specie animali e vegetali, che insieme nello stesso habitat creano reciproche relazioni.
Emilia ha dato un’impronta completamente naturale alla vigna con lavorazioni come pacciamatura, sovesci, mantenimento dell’inerbimento fino a fioritura per favorire gli insetti utili come api e le farfalle. Gli interventi antiparassitari sono ridotti al minimo preferendo sollecitare le autodifese della pianta.