Marie Lauréne è laureata alla Sorbona di Parigi in Storia dell’Arte e Archeologia. Dopo un periodo lavorativo parigino, però, sente un richiamo provenire da lontano. È un’eredità che si porta dietro e non può più ignorare. Così, riprende gli studi in enologia e cambia vita. Si trasferisce nella regione della Champagne e riparte dal luogo dove tutto comincia: la terra. Nel suo percorso di studi nel mondo del vino incontra Sébastien, di cui si innamora e con cui, oltre a sposarsi, condividerà l’intero progetto di Maison Lefébure.
Il luogo che sancisce questa splendida storia è un territorio splendido e estremamente vocato. All’interno della regione dello Champagne, infatti, si trova la sottozona Côte de Blancs. Qui, in quel sud recondito, per la precisione nei Coteaux du Petit Morin, sorge Maison Lefébure. I suoli sono a prevalenza di gesso, silex e argilla, e la vicinanza a due fiumi, il Grand e il Petit Morin ne implemente ulteriormente le caratteristiche.
Gli ettari vitati di Maison Lefébure sono 5.5, tutti coltivati a regime biologico. Sia in vigna che in cantina, Marie Lauréne e Sébastien adottano approcci poco invasivi e sostenibili. Si coltivano i grandi vitigni della regione dello champagne, ma anche quelli autoctoni da salvaguardare e proteggere, come l’Arbane, il Petit Meslier e il Pinot Blanc.
Anche in cantina si seguono rigide regole per evitare che la mano dell’uomo possa compromettere la naturalità e dunque l’essenza del prodotto. Le fermentazioni sono spontanee, gli Champagne non subiscono né chiarifiche né filtrazioni, e il remuage viene svolto manualmente, così come il dégorgement, nell’antico metodo à la volée.
Gli Champagne di Maison Lefébure sono prodotti in piccole quantità, rendendo la loro reperibilità ancora più preziosa. Un vero gioiello di Champagne frutto di un lavoro attento, sostenibile, e con tanto cuore da parte dei suoi produttori.
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