Se dovessimo raccontare tutta la storia di Manincor, cantina biodinamica nel cuore del Trentino-Alto Adige, probabilmente una pagina non basterebbe. Ciò che conta sapere è che la storia di questa tenuta ha origini antichissime, addirittura nel 1608. In quell’anno, Hieronymus Manincor fece costruire una splendida proprietà con i soldi ricevuti per i suoi servizi resi all’Austria, che venne presto trasformata in tenuta vinicola. Sua nipote sposò poi un Enzenberg, che così entrarono a far parte della gestione della tenuta.
Facendo un netto salto in avanti, le cose cambiarono nel 1978: in quell’anno, infatti, la tenuta passò ufficialmente nelle mani degli Enzenberg, che dal 1992 smisero di fornire le proprie uve alle cooperative, ma decisero di vinificarle direttamente nella proprietà.
Per rendere la qualità dei vini ancora migliore, fu limitata la resa dei vitigni, che oggi si espandono su circa 50 ettari. Dal 2004 fu inaugurata una nuova splendida cantina, decisamente moderna ma mantenendosi artigianale in tutta la sua filiera, in un’unione sapiente di tradizione e cultura enologica.
La filosofia di Manincor è quella che segue l’agricoltura biodinamica. L’approccio è dunque olistico e unitario. Ci troviamo infatti a Caldaro, nel sud dell’Alto Adige, in un territorio ottimale per la viticoltura. Considerato il perfetto crocevia tra influssi mediterranei e correnti alpine, qui le uve crescono rigogliose e danno i loro frutti migliori, anche grazie alla vicinanza al Lago di Caldaro.
Abbiamo quindi un territorio di altitudine (fino ai 600mt), di vicinanza all’acqua, ricco di brezze e ventilato, ma soprattutto un suolo composto da strati di argilla, calcare e sabbie, in diverse percentuali in base alla locazione dei poderi, che nel caso di Manincor sono 7.
Gli Enzenberg coltivano sia vitigni a bacca nera che a bacca bianca, in locazioni diverse a seconda del suolo che si predilige. I vini rossi biodinamici sono frutto di uve di Cabernet Sauvignon, Pinot Nero, Lagrein e Merlot. I vini bianchi altoatesini, invece, derivano da vitigni di Moscato Giallo e Sauvignon.
In cantina, le fermentazioni sono spontanee, per solo mezzo di lieviti indigeni, e per gli affinamenti si utilizza un legno di rovere proveniente dai boschi circostanti la tenuta.
I vini biodinamici e artigianali di Manincor sono il risultato di un lavoro sapiente e attentissimo, che segue i cicli lunari ed esprime, al calice, il perfetto connubio tra passione e duro lavoro, o che dir si voglia: tra mani e cuore.
Manincor - Cassiano
Manincor - Eichhorn
Manincor - Moscato Giallo
Manincor - Reserve della Contessa
Manincor - Tannenberg
Manincor - Reserve del Conte
Manincor - Rubatsch Lagrein
Manincor - La Manina