Picchioni Andrea

La cantina Picchioni, di proprietà dell’omonimo vigneron, nasce nel 1988 nel cuore della storica e vocatissima zona dell’Oltrepò Pavese.

L’Oltrepò Pavese è quell’incredibile territorio che si incastona perfettamente tra Piemonte, Liguria ed Emilia e che si affaccia con audacia sull’Appennino; è qui, che carico di sogni e aspettative, Andrea Picchioni decide di aprire la sua omonima cantina con lo scopo di recuperare antichi vigneti abbandonati e di dar voce ad una zona incredibilmente vocata alla produzione vinicola secondo regimi biologici.

Cantina Picchioni sorge nel cuore del comune di Canneto Pavese – nella Valle Solinga – e si compone di circa dieci ettari totali di terreni coltivati a vite. Peculiare di questo lembo di Oltrepò è l’estrema e vertiginosa pendenza su cui crescono le viti, fattore che “obbliga” il vigneron di questa cantina a svolgere una sorta di viticoltura eroica sui suoi terreni.

I vigneti sono tutti esposti a sud e affondano le radici su un sottosuolo composto per la maggior parte da sabbia e ciottoli. Per dar voce alle varietà autoctone che coltivano, Andrea e il suo enologo Giuseppe Zatti – operante in azienda dal 1995 – hanno deciso di seguire procedure minimamente impattanti sia sulle piante che sull’ambiente circostante.

In vigna, per la coltura, si utilizzano solo composti organici come fertilizzanti e acqua proveniente dai pozzi di proprietà; il terreno non viene lavorato con macchine o ausili tecnologici, così da evitare stress inutili alle piante ed erosioni del suolo. Anche in cantina vengono evitati ausili chimici di ogni genere e tipo, favorendo il naturale sviluppo delle uve e le sue tempistiche.

Cantina Picchioni tratta uve tipiche della zona dell’Oltrepò Pavese e non solo, annoverando tra le sue coltivazioni varietà come Barbera, Croatina, Pinot Nero, Vespolina, Ughetta di Solinga e uva rara. La produzione annua totale si aggira intorno alle 80.000 bottiglie, tutte frutto di lunghe e manuali procedure di coltivazioni e vinificazione. Con impegno e passione, Andrea riesce ad ottenere il massimo dalle uve di un territorio storico per la sua tradizione enologica senza tuttavia imporgli processi snaturanti o ricchi di chimica.