Situata nella zona collinare a sud delle Langhe, indiscusso patrimonio enologico italiano ed internazionale del Piemonte, nasce la cantina Poderi Cellario. Dopo gli studi in enologia e diversi esperienze lavorative in Francia, Fausto decide di rilevare i terreni di suo padre e di dedicarsi alla cura di quelli che oggi sono ben 13 ettari di terreni su cui crescono viti e noccioleti. La svolta avviene nei primi anni 2000 quando, dopo il matrimonio con Cinzia, scopre un’intolleranza ai solfiti della moglie: ci si muove così verso le produzioni naturali.
La primissima vigna di proprietà della famiglia risiede a Farigliano, su un terreno prettamente calcareo perfetto per le coltivazioni di uvaggi autoctoni di Dolcetto. Il progetto diventa con gli anni sempre di più ampio respiro, allargandosi alle zone di Dogliani-San Luigi, Carrù e Piozzo ognuna delle quali presenta composizioni del suolo differenti che, di conseguenza, donano agli uvaggi sentori e note organolettiche di diversa matrice.
Arenaria, marna, ferro, argilla e sabbia arricchiscono gli uvaggi con eleganza e mineralità.
Fausto sostiene che Poderi Cellario sia il frutto del lavoro dei tanti parenti e amici che si sono uniti a lui e a sua moglie nella coltivazione di un sogno e di un piccolo paradiso terrestre. Qui, infatti, in una sorta di cooperativa si lavora seguendo regimi biologici e biodinamici che non prevedono l’utilizzo di sostanze chimiche ma solo di letame e piante graminacee o leguminose che operano per mantenere l’equilibrio naturale del terreno. Le vigne vengono lavorate con corno silice e corno letame e tutte le procedure di coltivazione e di vinificazione seguono i calendari lunari.
Le fermentazioni sono sempre spontanee e svolte con soli lieviti indigeni e nessuna sostanza solforosa aggiunta.
Le peculiarità della più che varia composizione del suolo, le tecniche decisamente poco invasive seguite dalla famiglia Cellario e le ottime condizioni climatiche della zona – di cui le brezze provenienti dal Tanaro e le forti escursioni termiche tra giorno e notte ne sono le protagoniste – permettono di ottenere vini decisi e ricchi di note organolettiche che, ottenuti con le stesse procedure e cure di una volta, rappresentano a 360 gradi il terroir da cui provengono.
Poderi Cellario coltiva principalmente uvaggi di Dolcetto, Barbera, Nebbiolo, Favorita e Nascetta, oltre a diverse varietà autoctone antiche meno conosciute. Gli affinamenti vengono svolti unicamente in cemento, botte grande o anfora.