Una tradizione familiare che si è tramandata per tre generazioni e che affonda le sue radici nel cuore della Puglia. Tenuta Dimaio realizza vini veraci fedeli ai sentori tipici pugliesi.
tenuta demaio
La cantina Tenuta Demaio, di proprietà di Antonio Demaio – rappresentante della terza generazione di vigneron e gestori di questa meravigliosa azienda – sorge nei pressi di San Severo, in Puglia. La tenuta si estende per oltre 35 chilometri totali.
La passione per il mondo del vino è una tradizione di famiglia: fu il nonno di Antonio a dare inizio a questa tradizione agli inizi del ‘900, coltivando sia olivi che viti, tramandando l’amore per questo lavoro a suo figlio. Antonio è quindi cresciuto imparando, accanto ai processi di coltivazione e lavorazione, il rispetto e la cura necessarie per questo tipo di piantagioni. Dagli anni ’70 poi, il progetto familiare è stato in qualche modo accantonato a favore dell’agricoltura a causa della nascita delle cooperative sociali.
Nel corso di questi anni di pausa Antonio ha studiato ed è diventato professore, senza mai abbandonare tuttavia il suo primo amore: il vino. Nel 2010, finalmente, insieme a suo genero Giovanni ha ristrutturato la cantina di famiglia e ha ripreso a lavorare le viti secondo metodo biologico, cercando così di preservare nel migliore dei modi i sentori tipici degli uvaggi pugliesi.
In vigna gli interventi sulle piante sono ridotti al minimo e non si ricorre né a fertilizzanti né a diserbanti chimici di alcun genere per trattarle. Allo stesso modo, in cantina si sfruttano unicamente i lieviti indigeni e il processo di fermentazione del mosto avviene spontaneamente e a temperature non controllate.
Prima dell’imbottigliamento, inoltre, non vengono praticate chiarifiche o filtrazioni.
Anche con il packaging delle bottiglie si è cercato di mantenere un’elevata attenzione nei confronti del rispetto dell’ambiente: le bottiglie utilizzate sono più leggere del normale e le etichette sono realizzate in Stone Paper, che permette di evitare l’utilizzo di oltre il 65% della carta utilizzata per realizzarle di norma.
La produzione annuale è totalmente concentrata su cinque etichette, prodotte sia con uvaggi autoctoni a bacca nera che a bacca bianca.