Il vitigno Montepulciano può essere considerato come una delle principali coltivazioni della parte centrale della nostra penisola con notevoli concentrazioni in Abruzzo, Marche e Molise. Si tratta di un vitigno a bacca nera che assicura la produzione di notevoli varietà di vini, oltre 50 per la precisione, con molti che hanno anche il riconoscimento dell’etichetta DOC e DOCG.
Una delle principali confusioni che derivano dal termine Montepulciano è quella tra il vino nobile toscano e il vitigno delle zone abruzzesi. Il primo infatti trae il suo nome dalla città toscana che produce il famoso vino nobile utilizzando delle pregiate uve Sangiovese; il vitigno invece è espressione tipica della territorialità dell’Italia Centrale e trae con molta probabilità il nome dalla composizione dei termini “Monte” e “Polciano” che identificava terreni e borghi etruschi.
Le origini di questo vitigno sono molto antiche e secondo alcuni le prime testimonianze possono farsi risalire ai naviganti greci che lo importarono lungo le coste abruzzesi. Una prima citazione del Montepulciano la troviamo già nel 1700 in alcuni scritti dell’epoca per arrivare poi al 1821 quando si hanno ulteriori notizie di produzione di vino Montepulciano nelle vallate pescaresi. La testimonianza più importante è probabilmente quella dello storico Michele Troia nel XVIII secolo che in una sua citazione indica come il vitigno Montepulciano sia coltivato nella valle Peligna e come sia utilizzato nella produzione di vino.
Questo vitigno ha trovanto nei terreni dell’Italia centrale il suo habitat naturale per una crescita ottimale. I suoli infatti risultano essere di medio impasto, abbastanza profondi e con una struttura argillosa e calcarea; anche le condizioni climatiche incidono sulla maturazione dei grappoli e in queste zone le temperature calde e l’assenza di umidità permettono di ottenere un’uva di eccellente qualità. I grappoli si presentano di media dimensione, solitamente con una o due ali, e con acini di forma rotonda; hanno una buccia consistente e pruinosa di colore blu scuro, tendente in alcuni casi addirittura al nero.
Le uve di questo vitigno danno buoni risultati se vinificate in purezza ma si ottengono vini molto interessanti anche in abbinamento ad altre uve. Una delle migliori zone di produzione, che ha permesso il riconoscimento dell’etichetta Montepulciano d’Abruzzo DOC, è quella a ridosso delle colline teramane dove viene ottenuto il Montepulciano d’Abruzzo Colline Teramane DOCG, un vino dal sapore morbido ed avvolgente. Le uve Montepulciano sono inoltre utilizzate per realizzare due rinomati vini marchigiani, cioè il Rosso Conero DOCG e l’ottimo Rosso Piceno DOC.
Le caratteristiche dei vini ottenuti da questo vitigno variano in base alle zone di produzione. Quelli delle colline teramane, da un lato, si caratterizzano per essere delicati e freschi e per apparire al palato decisamente minerali. Dall’altro abbiamo i vini marchigiani, anch’essi robusti ma raffinati al tempo stesso e nei quali spicca il sentore del mare.
Può essere utile conoscere anche le temperature di servizio dei vini ottenuti dal Montepulciano. Se sono giovani e fruttati è opportuno servire a 16 gradi in modo da far risaltare al massimo i sentori di frutta; diversamente se il vino risulta essere più maturo e corposo, il consiglio è quello di versarlo ad una temperatura di 19-20 gradi in modo da poter cogliere in pieno il sentore di fiori appassiti.
Vigneti Vallorani - Octavum
Vigneti Vallorani - Lefric Rosso
Vini Aurora - Rosso Piceno
Vini Aurora - Rosso Piceno Superiore
Vini Aurora - Barricadiero
La Valle del Sole - Rosso Piceno Superiore
L'Archetipo - Litrotto Rosso
Emidio Pepe - Montepulciano d'Abruzzo
Ausonia - Nostradamus Montepulciano d'Abruzzo
Ausonia - Apollo Cerasuolo
Claudio Cipressi - Macchianera
Maria Pia Castelli - Erasmo Castelli
Montecorneo 570 - Allius
Mormaj - Giò Montepulciano
Maria Pia Castelli - Sant'Isidoro
Clara Marcelli - Corbu
Clara Marcelli - Marche Rosso K’Un
Terraviva - Lui
Oppeddentro - Grana d'Elia 2018
Cirelli - Wines of Anarchy rosè
Col di Corte - Sant'Ansovino 2018
Marina Palusci - Senzaniente Cerasuolo 2019
Caprera - Le Vasche Cerasuolo 2020
Vigneti Vallorani - Konè 2017
Caprera - Le Vasche Montepulciano 2019
Podere San Biagio - Idillio 2015
Mormaj - Rosato 2019
Podere San Biagio - Cafone 2020
Cirelli - Cerasuolo d'Abruzzo Anfora 2019
Vigneti Vallorani - Polisia 2018
Podere San Biagio - Briscola e Tresette
Raina - Rosso della Gobba
La Distesa - Nocenzio 2020