Il Nebbiolo è un vitigno a bacca nera autoctono del Piemonte che viene impiegato per la produzione di vini di alta qualità e, soprattutto, destinati a un lungo periodo di invecchiamento durante il loro processo produttivo.
Può essere usato sia in purezza sia tagliato con altre cultivar; in ogni caso, dà vita a vini eccezionali, e si annovera tra i vitigni italiani più pregiati.
Il termine ‘Nebbiolo’ compare per la prima volta già nel 1200. Due sono le possibili origini di questo nome. Secondo alcuni, infatti deriverebbe dal latino ‘nobilis’ proprio perché questo vitigno viene impiegato per la produzione di vini di altissima qualità. Secondo altri, invece, deriverebbe da ‘nebula’, cioè nebbia, per riprendere il colore scuro che ne caratterizza i suoi acini.
La storia del Nebbiolo è molto antica, infatti il suo nome compare in un trattato già nel 1200. Fino al 1600, poi, non se ne hanno più notizie.
Si tratta di un vitigno autoctono del Piemonte, coltivato soprattutto nelle Langhe, per poi essere prodotto anche in altre regioni italiane: Lombardia, Liguria, Umbria, Basilicata e Sardegna.
Già nel Medioevo viene riconosciuto come un vitigno nobile.
Nei primi anni del Novecento è stato esportato anche all’estero, soprattutto in America e in Australia, ma i risultati sia in termini di qualità sia di rese produttive sono ancora molto scarse.
Il Nebbiolo è un vitigno estremamente versatile per quanto riguarda le caratteristiche del terreno, verso cui non è molto esigente, ma è dotato di buone doti di adattabilità. Predilige, comunque, le zone collinari.
E’, invece, molto più esigente per quanto riguarda il microclima, infatti richiede delle buone esposizioni alla luce e al calore del sole e soffre molto le escursioni termiche tra il giorno e la notte e nelle diverse stagioni.
E’ una pianta a maturazione tardiva per questo non viene mai raccolta prima della metà di ottobre.
La bacca è molto scura, quasi nera, con una buccia consistente.
Il Nebbiolo può essere utilizzato sia in purezza sia con altre uve per ottenere vini di altissimo pregio e qualità. Tra questi, molti hanno anche ricevuto i marchi DOC e DOCG.
I principali e più famosi sono il Barolo DOCG, il Barbaresco DOCG e il Gattinara DOCG.
Si tratta di vini molto eleganti, corposi ed intensi che vengono sottoposti, prima della commercializzazione, a lunghi periodi di invecchiamento all’interno di botti di legno pregiato.
I vini ottenuti a partire dal vitigno Nebbiolo sono di colore rosso rubino molto intenso, dai bouquet profondi e molto corposi. Questo vitigno viene impiegato soprattutto per la realizzazione di grandi vini rossi piemontesi, ma esiste anche nella versione di vino passito, e addirittura anche in Metodo Classico.
Il Centovigne - Il Centovigne Coste della Sesia
Carlo Viglione - Barolo Cannubi Muscatel
Carlo Viglione - Barolo Bussia
Anna Maria Abbona - Langhe Nebbiolo
Anna Maria Abbona - Barolo Bricco San Pietro
Anna Maria Abbona - Barolo Castiglione Falletto
Castello di Verduno - Barolo
Castello di Verduno - Barbaresco
Castello di Verduno - Langhe Nebbiolo
Cascina Del Monastero - Barolo Bricco Luciani
Cascina del Monastero - Nebbiolo del Monastero 2015
Cascina Albano - Nebbiolo d'Alba 2020
Daniele Ricci - San Martino
Rivetto - Langhe Nebbiolo
Rivetto - Barolo Serralunga
Rivetto - Barbaresco Marcarini
Colombera e Garella - Coste della Sesia
Gianluca Colombo - N.I.C.B.A 2018
Casina Bric - Barolo 2015
Gabriele Morra - Barbaresco 2018
La Berchialla - Barbaresco Roncagliette 2019
Elena Conti - Flores 2019
Cascina Baricchi - Barbaresco Rose delle casasse 2015
Erbaluna - Barolo Castagni 2016
Curto - Barolo La Foia
Erbaluna - Langhe Nebbiolo 2019
Gabriele Morra - Langhe Nebbiolo 2019
Elena Conti - Spanna
Valfaccenda - Roero Rosso 2019
Elena Conti - Boca 2017
Curto - Barolo Arborina
Dirupi - Valtellina Superiore