Il Sangiovese è il vino più diffuso in Italia, ossia il vitigno a bacca nera più coltivato sul nostro territorio.
Raggiunge comunque il massimo della sua espressione se si sviluppa nei microclimi delle zone collinari ed appenniniche tipiche del centro Italia; nello specifico, le regioni dove questo vitigno dà il meglio di sè sono Emilia-Romagna, Toscana, Umbria, Molise e Marche.
Le teorie sulla derivazione del nome del Sangiovese sono molteplici.
Alcuni ritengono che derivi da ”Sangiovannese”, indicando quindi una ipotetica provenienza dalla zona di San Giovanni Valdarno, in provincia di Arezzo.
In altri casi si pensa che Sangiovese derivi dalla formula ”Sanguegiovese” (Sangue di Giove) in riferimento ad un’altra area, ossia quella del Monte Giove in Emilia Romagna.
Andando a cercare collegamenti con tempi più antichi, la parola Sangiovese potrebbe anche provenire dal latino Sanctus Giove, in onore della divinità pagana più importante per i romani.
Ad oggi non c’è ancora molta chiarezza in merito alle reali radici storiche del vitigno Sangiovese.
La scienza ha dato sicuramente un gran contributo: le analisi del DNA hanno confermato che il Sangiovese deriva da un improvviso incrocio fra il Ciliegiolo Toscano ed il Calabrese di Montenuovo.
A ogni modo, si ritiene che le origini del vitigno più celebre in Italia vadano molto indietro nel tempo, fino ai tempi degli etruschi che lo coltivavano in Toscana specialmente nelle zone tra il Tevere e l’Arno, ossia il punto di partenza dal quale poi è arrivato lentamente a diffondersi in tutto l’Appennino centrale.
Il Sangiovese è un vitigno impetuoso e sanguigno, con una grande capacità produttiva e abile nel conquistare e adeguarsi a diversi tipi di suolo, caratteristica che contribuisce alla sua estrema diffusione tanto in Italia quanto nel mondo.
La preferenza del Sangiovese ricade però soprattutto sui terreni con un buon contenuto di sedimenti calcarei, ideali per il raggiungimento di vini rossi intensi, longevi, eleganti e con una buona percentuale di acidità.
La debolezza del Sangiovese risiede però nell’umidità: è una vite che ama in particolar modo il terreno asciutto e teme le piogge e le muffe, prediligendo così i climi più caldi ma possibilmente secchi.
Il Sangiovese è un vitigno dall’altissima capacità produttiva, tanto che i viticoltori stessi devono tenerlo sotto controllo onde evitare un’esplosione troppo massiccia di uve.
Questo fattore, abbinato alla sua estrema diffusione sul territorio, porta il Sangiovese a esprimersi tramite uno smisurato panorama di denominazioni su tutto il territorio italiano: tra i più celebri spiccano il Brunello di Montalcino DOCG (in un esclusivo uso di uve Sangiovese in purezza) e il Chianti DOCG (con una percentuale minima di 70% di Sangiovese, abbinato ad un 15% di Cabernet Sauvignon e Cabernet Franc insieme ad una lieve aggiunta di una componente a bacca bianca) ma anche il Rosso Piceno DOC (dove la robustezza dell’uva di Montepulciano viene mitigata dall’eleganza di un tocco di Sangiovese).
Con un luminoso colore rosso rubino, il Sangiovese in purezza all’olfatto si riconosce per i profumi di frutta rossa abbinati a sentori speziati di caffè e cacao.
Al palato si presenta caldo e fruttato, con una grande forza tannica e un’acidità piuttosto marcata.
Possiamo considerare in fondo il Sangiovese come un vitigno universale e versatile.
Lo troviamo effettivamente in tantissimi angoli del mondo estremamente distanti fra loro: dall’Argentina all’Australia, dalla California fino alla più vicina Corsica, dove prende il nome di Nielluccio.
Il Calamaio Vini - Antenato
Il Calamaio Vini - Poiana
Il Calamaio Vini - Mi'ele
Podere Le Ripi - Amore e Magia
Vigneti Vallorani - Octavum
Vigneti Vallorani - Lefric Rosso
Fabiani - Giano
Fabiani - Zabala
Vini Aurora - Rosso Piceno
Vini Aurora - Rosso Piceno Superiore
La Valle del Sole - Rosso Piceno Superiore
Villa Calicantus - Avresir
Villa Calicantus - Lassuperiora
Dalle Nostre Mani - Centouno
Brigaldara - Valpolicella
Montesecondo - Chianti Classico
Marco Merli - Janus
Marco Merli - Brucisco Rosso
Tunia - Contrappunto
Tunia - Chiassobuio
Niccolo Lari - Rean Sangiovese
Niccolo Lari - L'Imprevisto
Maria Pia Castelli - Lorano
Maria Pia Castelli - Sant'Isidoro
Sagona - Gattorosso
Casa Raia - Bevilo 2017
Fonterenza - Rosso di Montalcino Alberello 2018
Fonterenza - Rosso di Montalcino 2019
Fonterenza - Pettirosso 2020
Buondonno - Chianti Classico Riserva 2019
Buondonno - Chianti Classico 2019
Podere Le Boncie - 5 Toscana IGT
Podere Le Boncie - Le Trame 2019
Podere le Ripi - Sogni e Follia 2018
Il Paradiso di Manfredi - Rosso di Montalcino 2020
Val di Buri - Bure Chiara 2020
Podere Erica - Il Cardellino 2021
Podere Erica - The Raven 2020
Arnaldo Rossi - Dodo 2018
Arnaldo Rossi - Sella dell'Acuto 2019
Paolo Marchionni - Erta Poggio Della Bruna 2018
Maestà della Formica - Gamo Rosso
Baccagnano - 52 Fuochi
Tenuta L'Armonia - Una Mano lava l'altra
Paolo Marchionni - Rossovigliano 2019
Ancarani - Biagio Antico 2019
Oppeddentro - Grana d'Elia 2018
Fonterenza - Brunello di Montalcino
Valter Mattoni - Cosecose Sangiovese 2020
Pacina - Pacina Rosso 2015
Annesanti - Raspato Rosato 2020
Podere della Bruciata - Barcaiolo 2019
Podere della Bruciata - Ermete 2020
Podere Casaccia - Sine Felle Rosato 2020
Podere Casaccia - Priscus Plus 2018
Terraquilia - SanRosè Zero
Fattoria di Bacchereto - Carmignano 2018
Podere Anima Mundi - Face to Face 2020
Podere della Bruciata - Usta 2019
Vigneti Vallorani - Konè 2017
Annesanti - Valnero 2017
Raina - Montefalco Rosso
I Nove filari - Brezza di terra 2018
Colleoni - Rosso 2020
Ampeleia - Un Litro 2021
Ficomontanino - Granomelo 2018
Colleoni - Selvarella 2019
Podere Casaccia - Sine Felle Chianti Riserva 2017
Podere Casaccia - Sine Felle Vecchie Vigne 2018
Podere della Bruciata - Cesiro 2018
Vallorani - Polisia 2018
Podere Casaccia - Priscus 2019
La Via del Colle - Lopi Rosso 2020
Pacina - Donesco Rosso 2018
La Via del Colle - Vedonero 2019
Raina - Rosso della Gobba
Ficomontanino - Bulgarelli 2019
La Distesa - Nocenzio 2020