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Esplorando il Mondo dei vini estremi

FlorWine 10 Gennaio, 2024

Esplorando il Mondo dei vini estremi spesso si verifica una confusione tra il termine “estremo” e il sapore del vino. Si associa a questo termine un gusto audace e particolare del vino, mentre in realtà, quando ci riferiamo a “vini estremi”, stiamo parlando di un tipo di viticoltura. In questo contesto, il termine “estremo” si riferisce alle condizioni difficili e sfidanti in cui le viti vengono coltivate, come terreni impervi, altitudini estreme o climi avversi.

Queste viti vengono coltivate in territori difficili, dove la natura è severa e gli elementi mettono a dura prova la resistenza delle piante. Un sorso di un autentico vino estremo è come un viaggio avventuroso attraverso terreni inospitali, ma il risultato è spesso straordinario.

La viticoltura eroica

Terreni difficili, come ripide colline, scogliere marine o addirittura pendii vulcanici. Queste condizioni rendono la viticoltura un’impresa ardua ma conferiscono al vino un carattere unico. Lavorare su terreni impervi o in aree con limitate risorse idriche richiede una dedizione straordinaria da parte degli agricoltori.

Per fare un esempio, un vigneto é considerato eroico nelle zone montane con una pendenza del terreno superiore al 30%. In questi casi la meccanizzazione è spesso impossibile o impraticabile, costringendo a un lavoro manuale intensivo. Le viti sono spesso piantate a terrazze, sostenute da muretti a secco, o crescono su pergole esposte al sole. Questo lavoro manuale aggiunge un ulteriore livello di impegno e passione alla produzione del vino.

Il clima

Queste zone vinicole si trovano frequentemente ad affrontare condizioni climatiche estreme, come temperature ardenti, o al contrario glaciali, venti vigorosi o notevoli variazioni termiche tra il giorno e la notte. Questi fattori climatici particolari incidono direttamente sulla complessità del vino, influenzando la maturazione delle uve e sviluppando caratteristiche uniche nei sapori e negli aromi.

Ad esempio, nelle vigne situate in regioni con forti escursioni termiche giornaliere, come la Valle de la Luna in Argentina, le uve possono sperimentare una maturazione più graduale, contribuendo a una concentrazione intensa di sapori.

Tornando in Italia, la Valtellina è famosa per i suoi vini eroici. Qui la viticoltura si svolge in condizioni estreme, dando vita a vini unici. Le vigne si arrampicano sulle pendici delle Alpi (con vigneti posti sopra ai 500mt). Sono considerati vini ad alta quota (o vini di montagna). Questo paesaggio impervio richiede il lavoro manuale su terreni difficili accessibili solo a piedi o tramite funivie. Il clima è alpino, con inverni rigidi ed estati fresche. Le escursioni termiche tra il giorno e la notte contribuiscono a mantenere una buona acidità nelle uve, mentre l’alta altitudine favorisce una maturazione graduale, donando complessità ai vini.

Le piccole isole

Anche i vini prodotti nelle piccole isole del Mediterraneo sono da considerarsi allo stesso tempo vini eroici e vini estremi. Le isole italiane, circondate dal mare e spesso caratterizzate da terreni vulcanici o collinari, sono terreni ideali per la produzione di vini eroici. Queste regioni vinicole insulari presentano sfide uniche, tra cui condizioni climatiche variabili e terreni impegnativi, ma anche opportunità per sviluppare vini di grande carattere e complessità.

Nelle piccole isole infatti, le condizioni richiedono tanta fatica. Il produttore isolano è infatti in primis una persona coraggiosa, che si riesce ad accontentare di ciò che l’isola ha da offrire e si adegua alle particolari situazioni territoriali.

Una piccola isola si differenzia per situazione geologica, clima, tipologia di vitigni e soprattutto vento. Molto famoso è l’alberello pantesco, un tipo di alberello a potatura corta, nato per l’appunto nell’isola di Pantelleria. Rappresenta una modalità di coltivazione della vite studiata appositamente per riparare le uve dal vento, e dedicata alla produzione dello Zibibbo di Pantelleria, il più importante vitigno autoctono dell’isola.

I vini estremi sono spesso definiti anche vini speciali o vini rari, per sottolineare le peculiarità di questi prodotti di nicchia eccellenti e dai contorni eroici. La rarità sta invece nella difficoltà nel accaparrarsene una bottiglia: i vini eroici sono prodotti in poche migliaia di bottiglie. I vitigni che vengono utilizzati per la produzione di questi vini sono piante che spesso sono riuscite a sopravvivere a guerre e pestilenze. Le viti estreme trovano nelle isole o sui ripidi pendii situazioni sì difficili ma anche spesso autentiche e tradizionali.

Il Nord Italia

I vini estremi italiani si possono trovare in tutto lo stivale e sono stati stilati dal Cervim, il Centro di ricerche per la Viticoltura di Montagna. Tra quelli che fanno dei versanti impervi affacciati sul mare la loro caratteristica principale troviamo senz’altro le bottiglie provenienti dalle Cinque Terre (i famosi vini estremi liguri di Riomaggiore firmati da Possa) e quelli della coste della Costiera Amalfitana.

Per quanto riguarda le altitudini del nord Italia invece, sono tra i più desiderati i vini di montagna della Valle d’Aosta, come i vini naturali di La Source o quelli di Cascina Melongis. Al loro fianco, ci sono numerose cantine che coltivano sui versanti delle Dolomiti fino ad arrivare addirittura ai piedi del Monte Bianco. Da provare a tal proposito i vini artigianali valdostani di Cave du Mont Blanc. Al finco dei vini coltivati sui Monti Lessini in Veneto, ci sono quelli Lombardi della Valtellina. Ai piedi delle Alpi Retiche, le altitudini e le pendenze rendono la viticoltura eroica in ogni aspetto. Da provare sono i vini naturali di Barbacan.

Centro-Sud Italia

Scendendo verso sud, sono da citare le bottiglie della cantina della Garfagnana situata sulle Alpi Apuane: Maestà della Formica, a più di 1000mt sul livello del mare. In Calabria si trovano anche i vitigni tra i più alti d’Europa, nel Parco Nazionale della Sila. Arrivando alle isole infine, citiamo le etichette prodotte alle pendici dell’Etna, tra cui i vini naturali estremi dei Custodi delle Vigne dell’Etna, Frank Cornelissen, ed Enotrio. A Ischia la cantina Bajola produce vini naturali eroici in tutta la loro spiccata personalità. Infine, a Pantelleria, i migliori produttori di vini naturali sono senz’altro Giotto Bini, Tanca Nica, Abbazia San Giorgio e lo Zibibbo del giovane Jacopo Bianchi.

Queste regioni vinicole italiane rappresentano solo un assaggio dell’eroica dedizione dei viticoltori italiani, che, con passione e impegno, coltivano vigne in condizioni difficili per offrire al mondo un vino che racconta storie uniche di terroir e tradizione.

Per approfondire: Che cos’è la viticoltura eroica?