La viticoltura in Repubblica Ceca affonda le sue origini oltre 2000 anni fa. Una terra dal fascino incredibile che deve la propria tradizione enologica alle dinastie monastiche e a una storia ricca di cultura del buon bere.
Sulle origini della viticoltura ceca si sa poco: sicuramente ha fatto la sua comparsa oltre 2000 anni fa, sotto il dominio dei Celti, poi dei Romani, e infine delle popolazioni slave. Ma sono le abbazie la vera culla dell’enologia ceca. La Fillossera qui causò danni enormi e a malapena riparati per decenni. I vigneti cechi ne furono devastati, e il territorio vitato diventò di soli 4mila ettari totali. Dalla prima metà del ‘900 in poi, la Repubblica Ceca scoprì una nuova età florida per la produzione del vino, fino a diventare, oggi, un paese incastonato non solo nell’Europa continentale, ma nella memoria di chi ne scopre le eccellenti etichette.
Nonostante i cechi si annoverino tra i più grandi consumatori di birra al mondo, dedicano buona parte dei loro territori collinari alla produzione di vino. Le aziende vinicole ceche sono più di 800, e ogni vignaiolo offre un’interpretazione personalissima del terroir in cui si trova. Le condizioni climatiche ricordano quelle dell’Alsazia, e i vini cechi sono bianchi per oltre i 2/3.
Il terreno vitato raggiunge oggi un’estensione di oltre 18mila ettari, di cui il 96% circa sono situati in Moravia meridionale. Anche sulla città di Praga si affacciano numerosi vigneti, molto affascinanti per conformazione geografica. La restante parte di vigneti si trova in Boemia. Il segreto della Moravia sono le condizioni pedoclimatiche eccellenti: ideale per la produzione di vini bianchi cechi, freschi e floreali, produce anche vini rossi, seppur in quantità decisamente inferiori.
I vigneti della Repubblica Ceca sono sia autoctoni che internazionali: riconosciamo un ottimo successo a Ryzlink rýnský (il Riesling renano), Veltlínské zelené (il Veltlin verde) e il Müller-Thurgau. Tra i vigneti a bacca rossa primeggiano Frankovka, Neronet e Rulandské Modré – il Pinot nero. All’interno della Moravia meridionale si trovano quattro principali zone d’interesse per la viticoltura: Znojmo, Mikulov, Velke Pavlovice e Slovacko.
Praga e i dintorni viaggiano al passo dell’enologia naturale, con produttori coraggiosi che lavorano a mano, nel pieno rispetto della tradizione naturale. Tra quelli più di spicco nel mondo dei vini rossi cechi, citiamo senz’altro Frankovka di DVA Duby, 100% uve Blaufränkisch. Inoltre, indimenticabile è il Cabernet Sauvignon di Richard Stavek, direttamente dal cuore della Moravia. Ottimi sono anche i rifermentati in bottiglia cechi, come ad esempio il Bum Bum Cha di Milan Nestarec, uno degli esponenti principali del movimento naturale ceco. Produttore giovane e dinamico, Milan racconta un terroir unico nel suo genere attraverso i suoi vini: da provare anche Gin Tonic e Moje.
Milan Nestarec - Podfuck
Milan Nestarec - Juicy Fruit
Milan Nestarec - Nach
Milan Nestarec - Atyp
Milan Nestarec - Ruz
Milan Nestarec - I Am Not a Big Wine
Milan Nestarec - Fork and Knives White
Milan Nestarec - OKR
Milan Nestarec - Bel
Milan Nestarec - Danger 380 Volts
Milan Nestarec - Forks and Knives Rosè
Milan Nestarec - Forks and Knives Red
DVA Duby - Vox in Excelso
DVA Duby - Ex Operato II
DVA Duby - Vox Silentium
DVA Duby - Mille e Tre
DVA Duby - Impera
DVA Duby - Pinot Noir
DVA Duby - Muller Thurgau
DVA Duby - Prima Nocta
DVA Duby - Divide 2018
Richard Stavek - Chardonnay 2020
Richard Stavek - BFMB 2020
Milan Nestarec - Moje 2018
Richard Stavek - CS Cabernet Sauvignon 2018
Richard Stavek - Pnc 2020
Milan Nestarec - Bum Bum Cha 2020
Richard Stavek - Divy Rysak Rosè 2020
Milan Nestarec - Gin Tonic 2018
DVA Duby - Frankovka 2017
Dluhè Grefty - Rufus 2019
Dluhè Grefty - Rubra Mixtura 2019