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Vini Ungheresi

L’Ungheria è un paese piccolo e dalla storia enologica importante. Negli ultimi cento anni la produzione di vino è tuttavia diminuita, e solo negli ultimi venti la viticoltura ungherese si sta finalmente impegnando per tornare all’antico splendore.

La storia travagliata di questo paese inizia in realtà in modo glorioso: le prime viti furono impiantate addirittura all’epoca dell’Impero Romano. Nel IX secolo, le tribù Magiare raggiunsero l’Ungheria e portarono avanti la coltivazione di dell’uva da vino. Dopo le invasioni dei Mongoli, l’Ungheria raggiunse il suo massimo splendore dal punto di vista enologico grazie al vino passito ungherese numero 1: il Tokaji Aszù, prodotto eccezionale grazie alla Muffa Nobile (Botrytis Cinerea). Il declino della viticoltura ungherese è dovuto al regime comunista che si stabilì dal 1947 e che fece crollare il livello della produzione di vini ungheresi.

Oggi, il Tokaji Aszù sta riguadagnando il prestigio che merita, e lo dimostrano i vini che ne derivano, simbolo di un paese che ce la sta mettendo tutta per tornare a splendere attraverso le proprie bottiglie. Le zone di produzione vinicola sono ben 22, di cui 8 considerate di maggior importanza. La più famosa è senz’altro quella del Tokaj-Hegyalja, a nord-est, da dove proviene il celebre Tokaj Aszù. Un’altra zona interessante è quella che si trova intorno al Lago Balaton, chiamata Badacsony. Altre aree vinicole di rilievo solo la regione di Eger, nota per i vini rossi ungheresi, insieme con Szekszárd, che produce vini rossi a partire dal vitigno autoctono Kadarka. La zona vinicola più estesa del paese è invece Alföld, zona coltivata con vitigni internazionali.

Il termine Aszù che definisce il fantastico Tokaji significa “uve appassite attaccate dalla muffa nobile”. Le uve con cui si produce il vino dolce ungherese sono le Furmint, a cui si aggiungono, in quantità minori, l’Hárslevelü, il Muscat Lunel e l’Orémus. La presenza della muffa nobile è assicurata dalle temperature e dalle condizioni ambientali della zona.

Le regioni vinicole ungheresi si stanno aprendo sempre più al mondo dell’artigianalità, dalla terra alla cantina. Le aziende dei produttori naturali ungheresi sono in primis storie di riqualifica di territori e riscoperta di vitigni autoctoni meravigliosi: un esempio è la tenuta Réka Koncz, gestita da Annamaria, che coltiva a regime biologico e produce un rosso eccezionale. Il carattere naturale ungherese è firmato nell’espressività delle sue bottiglie da Tomcsany, produttore di vini naturali ungheresi – genuini e autentici – direttamente sui pendii della collina di Somló.

Reka Koncz - A Change of Heart

Reka Koncz - A Change of Heart 2019

Ungheria

25.00

Reka Koncz - A Change of Heart 2019

Ungheria

25.00
Tomcsanyi - Harskevelu

Tomcsanyi - Harskeveku 2020

Ungheria

26.00

Tomcsanyi - Harskeveku 2020

Ungheria

26.00
Tomcsanyi - Szivhangok

Tomcsanyi - Szivhangok 2020

Ungheria

23.00

Tomcsanyi - Szivhangok 2020

Ungheria

23.00
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