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Daniele Ricci

Agli inizi degli anni ‘20 viene fondata la cantina Ricci. Oggi viene gestita da Daniele, anarchico dei Colli Tortonesi e mago del Timorasso, in una produzione unica e rispettosa non solo delle tradizioni ma anche dell’ambiente.
Daniele Ricci

daniele ricci

In provincia di Alessandria, Piemonte, precisamente nel piccolo comune di Costa Vescovato nasce la tenuta vitivinicola Carlo Daniele Ricci, fondata da Carlo e Clementina Ricci nei primi anni Venti del Novecento. I nonni di Daniele quando diedero vita a questa realtà seguirono le tradizioni contadine con l’obiettivo di diventare autonomi e potere autosostentare la famiglia. A fianco dei filari destinati alle viti si trovavano le bestie da stalla e campi coltivati a grano. Con la crisi economica del 29 e la competizione sempre più forte con altre zone del Piemonte lentamente la gente si allontanò dalle campagne abbandonando a loro stessi i terreni. Daniele Ricci e suo padre hanno vissuto parte delle loro vite lontano da questo territorio e della realtà vinicola. Daniele prima di diventare ciò che è oggi lavorava come casellante autostradale.

È stato grazie a Walter Massa che il territorio del tortonese viene riportato in auge per la produzione del vino, grazie a numerosi investitori e vigneron amatoriali viene riportato in vita il territorio del Derthona. Daniele Ricci decide di ritornare alle origini recuperando l’azienda agricola di circa 10 ettari dei nonni diventando un vigneron sui generis: definito “l’anarchico dei Colli Tortonesi”, adotta per la produzione dei suoi vini lunghe macerazioni sulle bucce e l’affinamento in anfore interrate. Focus del suo progetto è riabbracciare le tradizioni contadine dei nonni seguendo i dettami dell’agricoltura biologica. I lieviti per la vinificazione sono autoctoni e i vini non vengono né chiarificati né filtrati.

La carta vincente di Daniele Ricci è stato mettersi in gioco, rischiare e sperimentare in maniera curiosa e minuziosa ma senza lasciare nulla al caso. In cantina così come sui campi lascia che la natura faccia il suo corso. Oggi viene chiamato scherzosamente “Timorasso Boy” in quanto le sue vigne sono principalmente piantumate a Timorasso, Barbera e Croatina. Tutti vitigni autoctoni del Piemonte. Le sue viti crescono in un terreno a base di marna tortoniana, di cui sono ricchi i suoli a Costa Vescovado. Daniele Ricci è un vigneron paziente attende anni prima di mettere in commercio le sue etichette; chi avrà il privilegio di assaggiare i suoi vini potrà godere di calici indimenticabili e di eccellente artigianalità.
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