Marini Georgea

Georgea e Alessandro sono marito e moglie. La loro prima etichetta in commercio fu del 2010 ma l’azienda nacque nel 2008: tempo necessario per rispettare le tempistiche naturali.

Sin dall’inizio l’azienda si concentra su una produzione limitata e di qualità, scostandosi dalle metodiche tradizionali del luogo. Siamo a Gradoli, in provincia di Viterbo, tra le colline della Tuscia e il lago di Bolsena.

La zona, di origine vulcanica, si distingue per la presenza di terreni ricchi di argilla e sostanza nutritive, tra cui il ferro. Il clima, mitigato dalle acque del lago, permette alle uve una maturazione equilibrata.

Le vigne, di famiglia, si estendono su 2 ettari, a regime biologico, condotti nel pieno rispetto dell’ambiente: vengono usati solo zolfo e rame secondo necessità e ogni tipo di agente chimico è bandito. Si punta alla conduzione di un’agricoltura basata sul rispetto delle piante e di sostegno ai loro cicli vegetativi. Si tratta di vigne vecchie di uve autoctone, tra cui i due vitigni simbolo della zona: Aleatico e Procanico.

Anche in cantina l’approccio è di totale rispetto della materia prima: le pigiature vengono effettuate a mano e le fermentazioni sono spontanee. Si lavora con lunghe macerazioni che permettano di estrarre le caratteristiche varietali delle uve e con affinamenti in botti esauste che non ne alterino i profili primari. Marini Georgea è una di quelle aziende su cui produttori, coraggiosi e lungimiranti, hanno deciso di puntare per riportare in auge vitigni autoctoni e territori abbandonati.

Voce del territorio di Gradoli, Marini Georgea lavora per la ricerca di un prodotto autentico, di qualità e realizzato in autonomia nella maniera più naturale possibile.