Ansonica

L’Ansonica è un vitigno a bacca bianca, molto antico, ma dalle origini in parte misteriose. Tipico di regioni come la Sicilia e la Toscana, presenta nomi e caratteristiche diverse in base al luogo di coltivazione. Viene utilizzato nella produzione di varie tipologie di vino, tra cui diversi vini italiani DOC e passiti.

L’Ansonica è conosciuta anche con il nome di Inzolia o Insolia. Mentre il primo nome è utilizzato prevalentemente in Toscana, il secondo indica soprattutto i vitigni coltivati in Sicilia. L’origine di questi nomi è in parte sconosciuta, ma si legano a due scuole di pensiero differenti, che assegnano l’origine del vitigno ad una regione piuttosto che all’altra. Il termine Ansonica probabilmente deriva dall’antico francese, e fa riferimento al colore dorato dei suoi acini.

Secondo alcuni l’Ansonica è una varietà di uva originaria della Sicilia, il cui utilizzo è testimoniato sin dai tempi antichi, a partire da una citazione di Plinio il Vecchio che nella sua Naturalis Historia la chiama Irsolia. Dalla Sicilia si sarebbe diffusa nell’Italia Meridionale, e poi in Toscana, lungo la zona costiera e su isole come l’Isola d’Elba, dove oggi è molto produttiva.
Secondo un altro punto di vista l’Ansonica sarebbe originaria della Francia, impiantata nell’Italia Meridionale grazie all’intervento dei Normanni, che la chiamavano Ansonica, appellativo ancora oggi prevalente nell’Italia centrale.
Ha raggiunto il picco massimo di produzione tra ‘800 e ‘900, con una riscoperta in tempi recenti, soprattutto in Sicilia.

L’Ansonica o Insolia cresce bene in luoghi molto soleggiati, in particolare grazie al clima caldo, tendente all’arido, dell’Italia meridionale, trovando un terreno di coltura ideale nei territori vulcanici siciliani. Cresce bene anche lungo la costa toscana, grazie al clima più mite rispetto all’entroterra.
La maturazione è piuttosto precoce, infatti la vendemmia delle uve dell’Ansonica si effettua entro la prima metà di settembre.
Per quanto riguarda le caratteristiche ampelografiche il vitigno presenta foglie medie pentagonali e grappoli medi con due ali, presentando ben due ramificazioni laterali che ne caratterizzano la forma peculiare. Gli acini sono di forma sferica, con buccia spessa dal colore giallo tendente al verde.

Dall’Ansonica o Insolia derivano diversi vini bianchi siciliani e toscani DOC, molto pregiati. Ad esempio l’Alcamo DOC, prodotto nei territori tra Trapani e Palermo; il Delia Nivolelli Bianco e l’Erice Ansonica o Inzolia, entrambi prodotti a Trapani; di origine toscana sono invece l’Ansonica Costa dell’Argentario, vino DOC prodotto con uve coltivate tra il Monte Argentario e l’Isola del Giglio, e l’Elba Ansonica, prodotto nella provincia di Livorno. Le uve di questo vitigno vengono utilizzate anche nella produzione del Marsala, vino liquoroso DOC, prodotto nell’omonima città siciliana.

I vini prodotti con Ansonica hanno una buona sapidità e acidità, che aumenta quando l’uva viene raccolta ai primi di settembre. Il sapore è pungente e tendente al minerale, mai molto rotondo.
Il profumo richiama agrumi ed erbe aromatiche, intense anche le note minerali. Nel complesso si tratta di vini erbacei e freschi. Leggermente diverso L’Elba DOC il quale, essendo un passito, risulta più morbido e dolce rispetto ad altri vini prodotti con le stesse uve.

I vini bianchi prodotti con Ansonica sono piuttosto versatili, perfetti da abbinare con pesce, crostacei e verdure, possono accompagnare anche primi piatti e carni delicate. Essendo vini molto freschi e bevibili sono ideali per accompagnare molte pietanze. Il passito è perfetto da bere con dolci, creme e lievitati, oltre che con formaggi freschi, morbidi e ricchi.