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Cannonau Bianco

Il Cannonau Bianco è il risultato di un incrocio di due varietà diverse di vitigno, il Cannonau ed il Galloppo. Il primo è il vitigno più diffuso sul territorio sardo, conosciuto in tutta Italia, mentre il secondo produce un’antica uva da tavola. La sua coltivazione si è diffusa in tutta la Sardegna, anche se le zone in cui si coltiva maggiormente son la Barbagia, la Baronia e l’Ogliastra.

 

Non esiste una spiegazione certa sull’origine del termine Cannonau. Si è a lungo pensato che il Cannonau fosse un vitigno nato in Spagna, ed importato successivamente in Sardegna. Alcuni documenti affermavano che nei pressi di Siviglia fosse molto diffuso un vitigno chiamato Canonazo, che presenta una certa somiglianza ampelografica col Cannonau. Siccome Canonazo significa letteralmente “cannonata”, a causa dal carattere deciso del vino che si ricava dal vitigno, lo stesso nome sarebbe stato storpiato in Cannonau dai sardi nel corso dei secoli. Questa teoria non è verificata, e l’origine del nome del vitigno è ancora oggi un mistero.

 

Le origini del vitigno Cannonau sono ancora oggi oggetto di dibattito, ed alcuni esperti sostengono che sia stato importato dalla Spagna. Secondo la teoria della provenienza iberica, la sua denominazione sarebbe nata tra il XV ed il XVI secolo. Gli studi più recenti hanno invece evidenziato una situazione diversa. Sarebbero stati scoperti vinaccioli con un’età di 3200 anni in diverse aree del territorio sardo, che apparterrebbero al Cannonau. Il primo documento su cui compare il nome di questo vitigno è invece del 1612, in cui si parla di “vini Cañonates”. Il Cannonau Bianco, nato come incrocio di più varietà di vitigni, nasce invece nella seconda metà del XVI secolo, e si è diffuso in tutto il territorio nei decenni successivi.

 

La coltivazione del vitigno Cannonau è favorita sul territorio sardo, ma in modo particolare nelle zone dell’entroterra. Questo vitigno si presta ad essere coltivato in terreni generalmente poco umidi, e le zone di coltivazione per ricavare un vino DOC sono molto circoscritte. Un esempio è il territorio dell’Ogliastra, che conferisce alle uve delle caratteristiche specifiche ed identificative. Il terreno di coltivazione non deve essere interessato da falde freatiche, e va esclusa un’irrigazione copiosa. Questi accorgimenti sono indicati per la corretta coltivazione di ogni tipologia di Cannonau, e quindi anche per il Cannonau Bianco.

 

Il vitigno Cannonau è ormai celebre per aver dato vita ad alcuni dei vini più famosi ed apprezzati prodotti in Sardegna. Il più famoso rimane senza dubbio il Cannonau Rosso, anche se con tempo sono state create anche altre varietà, come il Cannonau Rosato, con titolo alcolemico volumico di almeno il 12,5%. Molto apprezzati sono anche i vini liquorosi secchi ed i vini liquorosi dolci, così come il Cannonau Bianco, che deriva dall’incrocio tra il vitigno Cannonau ed il Galloppo. Alcuni di questi vini hanno la denominazione DOC, ma solo se coltivati in specifiche zone della Sardegna.

 

Ogni vino ottenuto da un vitigno Cannonau ha delle caratteristiche ben precise. Per il Cannonau Bianco, il colore è giallo intenso, ma il sapore è allo stesso modo deciso e riconoscibile. Il titolo alcolemico volumico di un vino Cannonau è abbastanza elevato, deve essere infatti superiore al 12,5%.

 

L’antico vitigno Cannonau Bianco, nonostante siano stati fatti alcuni tentativi per l’esportazione, viene ad oggi coltivato solo sul territorio sardo, soprattutto nelle zone di Ogliastra, Baronia e Barbagia. Il suo aroma ed i suoi profumi caratteristici vengono raggiunti solamente se coltivato con determinate condizioni meteorologiche e morfologiche del terreno, per questo rimane ad oggi un vitigno esclusivamente sardo.

 

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