Frappato

Il Frappato è un vitigno autoctono siciliano a bacca nera, di origini non certe. Secondo alcuni, infatti, sarebbe autoctono della zona di Vittoria, secondo altri, invece, sarebbe stato importato sull’isola dalla Spagna. Dalle sue bacche brune si ottengono dei vini dal forte e intenso aroma fruttato, in particolare di frutti bosco.

Il nome dato a questo vitigno è davvero particolare, infatti molti affermano che deriverebbe da ‘fruttato’ proprio perché i suoi acini e i vini che si ottengono sono caratterizzati dall’avere intense note fruttate.
Proprio per il colore molto scuro delle sue bacche, in Sicilia viene denominato anche ‘Frappato nero di Vittoria’, la città in cui vi è la maggiore produzione o, in dialetto locale, Frappatu.

Anche la storia di questo vitigno è ancora immersa nel mistero, ma comunque è centenaria.
Alcuni, infatti, sostengono che si tratterebbe del vero vitigno autoctono della Sicilia e avrebbe avuto i suoi natali nella città di Vittoria. Altri, invece, affermano che si tratterebbe di una cultivar spagnola importata nel XVIII secolo nell’isola sicula. Qui avrebbe trovato le condizioni favorevoli per crescere e per svilupparsi e proprio per questo motivo negli anni si sarebbe diffusa in parte in tutto il territorio.
Nel 1970 è stato iscritto nel Registro Nazionale delle Viti e viene impiegato per vini DOC e IGT.

Il Frappato è un vitigno robusto e resistente, in grado di affrontare i climi caldi e secchi tipici della Sicilia.
Ha una resa in produzione discreta e abbastanza costante nel tempo.
Se la fioritura avviene all’inizio della primavera la vite è molto più sensibile ai possibili sbalzi termici e idrici.
Il suo grappolo è molto lungo e stretto e questo fa sì che si possano verificare delle marcescenze tra gli acini nel caso in cui si verifichino delle piogge o lo sviluppo di muffe. È una pianta dalla maturazione tardiva, infatti di solito la vendemmia viene effettuata dopo la fine di settembre-inizio ottobre in base alla particolare annata.

Il Frappato viene utilizzato per la produzione di diversi vini in purezza, oppure con altre uve tra cui la più impiegata è il Nero d’Avola.
I vini che si ottengono vengono consumati di solito ancora giovani prima che siano stati sottoposti ad affinamento ed invecchiamento. Proprio per questo motivo mantengono tutte le loro caratteristiche di freschezza, leggerezza e brio.
Dalla sua vinificazione si ottengono molti vini DOC e DOCG. Il più famoso ed apprezzato è il Cerasuolo di Vittoria DOCG, prodotto insieme al vitigno Nero d’Avola.
Altri vini degni di nota sono il Camarro, il Salina e il Terre Siciliane.

Tutti i vini ottenuti a partire dal Frappato sono caratterizzati dall’avere un delicato colore rosso rubino. Al palato appaiono freschi, leggeri e abbastanza persistenti.
Fin dal primo assaggio spiccano le note fruttate e floreali con la netta predominanza dei frutti di bosco, degli agrumi e della lavanda.
Non si tratta di vini densi e corposi, ma, al contrario, molto fini, raffinati ed eleganti, perfetti da consumare a temperatura ambiente.

Molti confondono il Frappato con il Nero d’Avola, ma un palato allenato può rilevarne immediatamente la differenza. Infatti, entrambi permettono di ottenere dei vini dai toni fruttati e floreali, ma il Frappato è molto più bilanciato e fine.
Non è per nulla aggressivo, rude e corposo, ma, al contrario, è delicato e raffinato.