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Grolleau

Il Grolleau è un vitigno a bacca nera coltivato solo in Francia, nella Valle della Loira. Può rendere fino a 120 hl per ettaro. I vini ottenuti sono leggeri, poco colorati e a bassa gradazione alcolica. Dal vitigno Grolleau si ricavano vini rosati fruttati e morbidi, con aroma di fragola.

 

Conosciuto nelle varianti Grolleau Noir e Grolleau Gris, il termine deriva dal francese antico, grolle. Significa corvo nero, come i chicchi. Gli vengono attribuiti diversi soprannomi. Viene detto groslot, Bourdalès, pinau de Saumur, plant bosnard e gamay de Châtillon. Nel XIX secolo, si menziona il Grolleau blanc, ma è chiamato così per il colore del vino.

 

Il Grolleau è una specie vernacolare e tardiva. Appare alla fine del XVIII secolo. Come attestano alcuni rilievi in loco, si presuppone che fosse già presente prima di questo periodo. Per una scarsa documentazione non è possibile essere più precisi. Il nome Grolleau de Cinq-Mars, in riferimento al comune a ovest di Touraine, attesta un centro di diffusione di una apprezzata varietà della vite, ma quasi estinta nel comune francese. Altre fonti storiche indicano il Vallères, dove il ceppo occupa un posto molto importante nel vitigno, come AOC Touraine.

 

Il Grolleau offre un’ottima produzione nei terreni profondi, calcarei e granitici. Un terreno argilloso aumenta l’acidità del vino. Il ceppo è sensibile ad alcune malattie della vite come, l’escoriosi. I grappoli sono grandi e gli acini, di media grandezza. La pelle sottile, ma resistente è di colore bluastro. La polpa è succosa e dolce. Il Grolleau ha una gemmazione precoce ed è per questo che le viti devono essere potate corte.
Il Grolleau Gris matura 3 settimane dopo lo Chasselas, ha i rami ricoperti da una caratteristica peluria bianca e gli acini sono succosi e carnosi e di media grandezza.

 

La coltivazione del Grolleau gris, è raccomandata nella Valle della Loira. Usato come base principale, produce il Calvados rosé, il Périgord blanc o Val de Loire blanc. Derivano anche spumanti AOC come il Touraine, Saumur, il rosato Crèman de Loire e il rosato Anjou ed è presente nei rosati dolci d’Angiò. Il Grolleau noir in uvaggio con il Cabernet Franc alleggerisce il lato tannico dei vini rossi più forti. È utilizzato per lo sviluppo del vino rosato Azay le Rideau, il rosso Anjou Grolleau e gli AOC come il rosè de Loire o il saumur frizzante.

 

Il vino rosato rivela aromi di pesche, albicocche, fragole e lamponi. Con una maturazione precoce offre anche note di tocchi di pepe. Il vino rosso mette in risalto gli aromi dei frutti di bosco e delle fragole. Il Grolleau gris dà origine a vini frizzanti con aromi di frutti rossi. Offre una produzione vinicola piuttosto golosa. Il vino ha una buona persistenza in bocca con note fruttate, rinfrescanti e morbide.

 

Il Grolleau garantisce una discreta produzione anche dopo le gelate primaverili. I rami più giovani sono sensibili al vento e spesso si rompono. Le foglie adulte del Grolleau noir raramente hanno cinque lobi: ne hanno tre o nessuno. Hanno un colore bronzeo e diventano parzialmente rosse in autunno.

 

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