Harslevelu

L’Hárslevelű è un vitigno autoctono ungherese a bacca bianca, considerato tra i più pregiati. Si coltiva principalmente nella regione vinicola di Tokaji dove occupa circa il 90% della superficie coltivata e nella regione vinicola di Somlò. Dai suoi grappoli si producono sia vini secchi che vini dolci unici al mondo, tra cui l’Aszú dato dall’unione con il vitigno Furmit.

L’origine del termine “Harslevelu” pare sia da riscontarsi nelle caratteristiche di questo vitigno. Tradotto dall’Ungherese, il suo nome significa “foglia di lime” ed indica il particolare sapore vegetale che acquisisce il vino con l’invecchiamento. Altre teorie traducono la parola in ‘foglia di tiglio’ indicando la somiglianza delle foglie e dell’aroma degli acini del grappolo.

La storia dell’Harslevelu ci porta probabilmente intorno al 1200, quando abbiamo l’inizio della diffusione della viticoltura in Ungheria da parte di re Bèla IV. Sin dall’inizio vennero evidenziate le caratteristiche uniche del vitigno dell’Harslevelu, e venne utilizzato nelle abitudini culinarie delle famiglie aristocratiche. Con il corso dei secoli, le uve dell’Harslevelu, grazie al sapore intenso, secco e unico, iniziarono ad essere utilizzate principalmente per tagliare altri vini del territorio ungherese, ottenendo così moltissime tipologie di vino.

Ideale per la coltivazione del vitigno Harslevelu risulta essere un terreno collinare calcareo di origine vulcanica e un clima con forti escursioni termiche. Maggiore sarà la differenza di temperatura tra il giorno e la notte, maggiore sarà la produzione del vitigno. La maturazione dei grappoli, spargoli, di forma cilindrica e di dimensioni grandi, è tardiva. L’acino di forma sferoidale e di grandi dimensioni ha una buccia di colore verde-giallo. Oltre all’Ungheria, si coltiva in Germania e Slovacchia, in casi molto rari è possibile trovare coltivazioni anche nel Sud Africa.

Oggi l’Harslevelu è noto per aver dato vita ad uno dei più grandi vini bianchi ungheresi: il Tokaji Aszú, ottenenuto con l’aggiunta del Furmit. La denominazione prende nome da Tokaj, la città dove il vitigno dà i suoi frutti più incredibili. Oltre alla DOC sopracitata, le uve Harslevelu vengono utilizzate principalmente per la produzione di vini combinati iconici specifici del territorio.

Considerato un vitigno dai risultati densi e corposi, i vini prodotti da uve Harslevelu si riconoscono per il colore giallo paglierino tendente a rilessi verdognoli; gli aromi di questo vitigno si esprimono in note mielate e fruttate. I vini prodotti da Harslevelu sono secchi e corposi, e si distinguono per le note vegetali di polline e fiori di sambuco.