Piedirosso

Il Piedirosso è un vitigno autoctono campano a bacca nera, considerato tra i più pregiati del territorio. Si coltiva principalmente in Campania, in particolare nei territori intorno a Napoli, e dai suoi grappoli si producono vini unici al mondo, tra cui l’Ischia DOC e il Campi Flegrei DOC. Generalmente il Piedirosso viene vinificato in purezza, ma può essere mescolato ad altri vitigni locali come l’Aglianico.

L’origine del nome ‘piedirosso‘ ha origini molto antiche e deriva dal nome dialettale datogli ‘Per’ e palummo’ che si riferisce ai chicchi di colore rosso come le zampe dei colombi. Inizialmente, infatti, veniva chiamato ‘Piede di Colombo’ e solo dall’inzio del 900, quando ha iniziato a diffondersi in gran parte del territorio campano, ha preso il suo nome attuale, anche se alcune persone lo chiamano ancora in forma dialettale.

La storia del Piedirosso ci porta all’epoca romana, quando Plinio il Vecchio ne parlò nella sua enciclopedia Naturalis Historia, con il nome di ‘uva Colombina’. Nel corso dei secoli e dei molteplici parassiti delle viti come la fillossera, è uno dei pochi riuscito a sopravvivere e a diffondersi nel territorio. Tra l’800 e il 900 infatti, la coltivazione del vitigno Piedirosso si è estesa in tutto il Napoletano, nell’Avellinese, nel Sannio e nelle zone del Vesuvio e del Montesomma,

Ideale per la coltivazione del vitigno Piedirosso risulta essere un terreno collinare e calcareo di origine vulcanica, molto frequenti in Campania adattandosi, quindi, a temperature estive molto elevate. La maturazione dei grappoli, spargoli e di dimensioni medie, è medio-tardiva effettuata nei primi 20 giorni di ottobre. L’acino, di forma sferoidale, ha una buccia molto spessa e pruinosa di colore rosso violaceo. Oltre alle province campane, si coltiva in Puglia, nella provincia di Bari, e nelle isole circostanti di Ischia e Capri. Grazie alle sue caratteristiche uniche, è un vino particolarmente apprezzato nella cucina americana, cinese e giapponese.

Le denominazioni prendono il nome dalle zone specifiche del territorio campano, dove il vitigno Piedirosso dà i suoi frutti più incredibili. Oltre alle DOC sopracitate, le uve Piedirosso vengono utilizzate per produrre altri vini iconici del territorio, tra cui: Capri DOC, Costa D’Amalfi DOC, Falerno del Massico DOC, Irpinia DOC, Penisola Sorrentina DOC, Sannio DOC e Vesuvio DOC.

Considerato un vitigno estremamente raffinato, i vini prodotti da uve Piedirosso si riconoscono per il colore rosso rubino; gli aromi di questo vitigno si esprimono in note speziate e frutti rossi freschi. Nei grandi vini prodotti da Piedirosso spiccano anche note floreali e profumi affumicati e resinosi. Sono vini che si distinguono per la loro finezza e tannicità.

Come vitigno, il Piedirosso è tra i più difficili da gestire perché, avendo una produttività elevata, ha bisogno di cure costanti, di un’esperta gestione e di una potatura regolare durante tutto l’anno.