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Pignola

Il Pignola è un vitigno a bacca nera tipico dell’area valtellinese, conosciuto da molti anni e presente con diverse varianti sia in Lombardia che Piemonte. Dalle sue uve si ottengono vini di particolare struttura come il Valtellina Rosso DOC; insieme ad altre uve, come il Nebbiolo e la Rossola Nera permette di ottenere il Grumello Valtellinese.

 

Per quanto riguarda l’origine del nome di questo vitigno, è intuibile che derivi dalla particolare forma del grappolo che ricorda appunto una pigna. Gli acini sono infatti tra di loro molto compatti e danno luogo quindi ad una struttura del grappolo simile ad una pigna. Tale caratteristica rende il Pignola accostabile ad altri vitigni come il Pinot Nero.

 

Le prime testimonianze sulla coltivazione di questo vitigno in Lombardia e Piemonte possono ricondursi all’alto Medioevo. Pur presentando diverse varietà non deve essere confuso con il Pignolo Friulano del quale ha in comune solo la bacca e in parte la forma. Il vitigno, secondo la maggior degli esperti, è originario del Piemonte e si è diffuso nel corso degli anni nell’area valtellinese, trovando delle condizioni ideali per la coltivazione. Da diversi anni, le sue uve non sono più utilizzate come complementari al vitigno Nebbiolo valtellinese ma sono vinificate in totale purezza.

 

I terreni della Valtellina, così come anche quelli delle valli piemontesi, si prestano bene alla coltivazione del vitigno Pignola in virtù della sua struttura prevalentemente sabbiosa; questa è dovuta allo sfaldamento delle rocce di granito avvenuto dopo il ritiro dei grandi ghiacciai. Si tratta quindi di un terreno molto permeabile e particolarmente ricco d’acqua anche nei periodi di maggiore siccità. Allo stesso modo anche il clima ha influito in maniera determinante nella coltivazione di questo vitigno, grazie alle escursioni termiche fra giorno e notte che assicurano una maturazione perfetta dei grappoli.

 

La Pignola valtellinese si presta in maniera ideale alla vinificazione in bianco. Ciò comporta che è un’uva che è risulta perfetta per produrre delle ottime bollicine. Nella spumantizzazione, il Pignola si esprime in un bouquet floreale molto ampio che si accompagna a note di crosta di pane mentre al gusto appare secco, sapido e con un retrogusto aromatico. Vinificato in rosso, invece, si presenta corposo e robusto, con note speziate e sentori di frutta e con un gusto fresco e deciso con lievi sentori tannici.

 

Pur essendo un vitigno di lunga tradizione, il Pignola è una vera e propria riscoperta nel campo dell’enologia. In realtà il vitigno è iscritto fin dal 1970 nel Catalogo nazionale delle varietà di vite, anche se nel corso degli anni sono state messe a confronto diverse varietà di queste piante in modo da poter selezionare e avviare a coltivazione solo quelle che potessero assicurare la resa migliore.

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