Il vitigno a bacca bianca Pinot bianco, è la variante italiana di un vitigno francese, Pinot Blanc, originario della Borgogna, derivazione del Pinot grigio, che a sua volta trae origine dal Pinot nero. Oggi il Pinot bianco è un vitigno internazionale, coltivato in varie parti del mondo, dal nord Europa, soprattutto Germania e Austria, fino agli Stati Uniti, California in particolare, e al Canada.
Il nome “Pinot” nome deriverebbe dalla traduzione letterale della parola francese pin che significa pigna. Tale collegamento è dovuto alla tipica forma del grappolo di questo vitigno; grappolo piccolo, formato da acini piccoli, tondi e compatti, l’insieme ricorderebbe appunto una pigna.
Abbandonata la terra natia, la Borgogna, il Pinot bianco sembra aver trovato la sua zona di vocazione nell’Alsazia, perfettamente integrato nel Crémant d’Alsace <Crémant d’Alsace>, termine con cui si identificano gli spumanti francesi con Metodo Classico; in Germania e Austria il nome dato al nettare di questo vitigno, Weissburgunder, e cioè bianco di Borgogna, ne conferma l’origine francese; in Canada è alla base di vini particolarissimi: gli Icewine.
In Italia, nonostante le prime tracce riportino al Piemonte, le regioni con la più importante produzione sono il Trentino Alto Adige in cui vanta una storia centenaria, Friuli e Veneto, dove viene vinificato in purezza, e Lombardia dove viene impiegato per la produzione dello spumante Franciacorta.
La pianta da cui ha origine il Pinot bianco ha foglie medie e tondeggianti, acino tondo piuttosto piccolo, buccia sottile, verde-gialla, polpa succosa; il grappolo piccolo e compatto.
La produzione del Pinot bianco risulta avvantaggiata nelle zone più fredde e in assenza di grossi cambiamenti climatici, con terreni particolarmente ricchi di minerali che fornirebbero al vino il suo tratto distintivo.
Come già sottolineato il Pinot bianco è alla base di numerosi vini decantati e apprezzati nel mondo, che godono dei marchi di qualità Doc e IGT. Un cenno è d’obbligo per gli spumanti: primo tra tutti il Franciacorta DOCG, prodotto nel territorio omonimo lombardo. Il Trento DOC, spumante Metodo Classico del Trentino. Ma il Pinot bianco non viene apprezzato solo per le bollicine, trova una sua collocazione ideale anche nella produzione di vini fermi come il Pinot bianco DOC dell’Alto Adige, 100% Pinot bianco, fresco, morbido e fruttato.
Vitigno a bacca bianca, pur assumendo diverse tonalità di colore, in base al trattamento e abbinamento, non si scosta mai dal giallo nelle sue diverse sfumature, spesso con riflessi verdognoli.
È il profumo che distingue il Pinot bianco, particolarmente intenso perché coniuga toni fruttati e floreali, dal glicine agli agrumi passando per le mandorle e il miele. Il vino che ne deriva è fermo, fresco, elegante e con la giusta acidità; si gusta al meglio alla temperatura di 10-12°.
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