Primitivo

Il Primitivo è un vitigno a bacca nera diffuso nelle regioni meridionali, dalla Basilicata alla Campania, dall’Abruzzo alla Sardegna, anche se è la Puglia la zona regina per eccellenza. Dalle sue uve si produce uno tra i vini rossi più apprezzati del sud Italia, il Primitivo di Manduria.

L’origine del nome, secondo gli studiosi, si deve al sacerdote Indellicati di Gioia del Colle, cittadina della Puglia, che si dedicò allo studio di questa varietà sul finire del Settecento. In base ad una selezione accurata di piante simili, ne individuò una che rispetto alle altre maturava molto prima, e da ciò deriva appunto il suo particolare nome.

La vera origine del Primitivo viene svelata in epoca recente, precisamente nel 2001, quando, in seguito a svariate ricerche si è compresa la famigliarità con una specie di vitigno diffuso in California, lo Zinfandel.
Anche il Primitivo dovrebbe provenire dall’altra sponda dell’Adriatico, anche se non c’è modo di essere certi sul modo in cui sia arrivato in Puglia. Ci sono ipotesi che riguardano i commerci dei mercanti veneziani o ad un’importazione più antica attribuita agli Illiri, un popolo che all’epoca romana viveva nella penisola Balcanica.

Per la coltivazione del vitigno Primitivo il terreno ideale è quello ricco di calcare e argilla, di medio impasto. Il metodo di allevamento adottato è quello ad alberello classico della regione pugliese, lasciando circa 5 speroni per trancio. Solitamente, le piante tendono a maturare verso fine agosto. Lunghe estati e inverni miti: sono queste le caratteristiche tipiche del clima che donano maggiore vigore ed espressione al Primitivo. Gli acini si presentano con un particolare colore blu, media dimensione, la forma è rotonda, mentre la buccia è spessa.

Tra le più rinomate e prestigiose etichette della tradizione vitivinicola italiana, il Primitivo di Manduria si distingue in: Primitivo di Manduria DOC, Primitivo di Manduria Dolce DOCG e Primitivo di Manduria DOC Riserva.

Il vino che deriva dal vitigno Primitivo lo si riconosce dallo spiccato colore rubino tendente al violaceo, al naso si percepiscono sentori di frutti rossi. L’affinamento accentua le note speziate ed aromatiche e al calice risulta molto corposo, avvolgente e morbido. Un vino molto complesso che si distingue per gli aromi fruttati e la grande presenza tannica che lo rende di facile beva.