Ilaria Addis

Le radici delle viti di Luras di Ilaria Addis arrivano fino al 1600, quando i piccoli vigneti di Billella e di Ladas già risultavano appartenenti al suo trisavolo. Il vino era inizialmente fonte di vita dell’intera famiglia, che ne produceva quel poco che bastava per farne un uso casalingo. Dagli anni ’60 invece, i nonni di Ilaria acquistarono alcuni ettari in collina per coltivare uve destinate alla vendita a terzi.

All’inizio degli anni 2000 l’azienda agricola era arrivata a contare circa 60 ettari totali, di cui 30 vitati. Le uve erano destinate alla cantina sociale del piccolo comune di Luras, nella quale zio Dino produceva un ottimo Vermentino di Gallura.

Tutto cambia quando, poco tempo dopo, in seguito a una laurea in architettura e una tesi sulla zona viticola di Luras, Ilaria inizia ad affacciarsi ufficialmente al mondo del vino e alla salvaguardia della sua terra. Da quel momento, con un bagaglio di esperienza a Bordeaux, diploma da Sommelier e tanto studio, Ilaria Addis decide di dare vita a quella cantina interna mai completata.

Con un mentore della portata di Alessandro Dettori, una figlia di nome Gioia e tanti desideri a cui dar sfogo, nel 2021 Ilaria entra ufficialmente nel mondo del vino naturale e prende in gestione 2 ettari della proprietà di famiglia, facendone il proprio cassetto di sogni. Oggi possiamo degustare la sua prima splendida vendemmia.

La piccola cantina sorge al fianco dei due ettari vitati secondo alcuni principi dell’agricoltura biodinamica. Si tratta di una collina ad est di Luras, un piccolo borgo sardo in provincia di Sassari, nella località Manisfalata, all’interno della DOCG Vermentino di Gallura. Il suolo è di tipo alluvionale e molto drenato, mentre le esposizioni variano tra i 220 e i 291mt di altitudine.

Già dal 2016 nei 2 ettari oggi di Ilaria non si utilizza alcuna sostanza chimica, né alcun tipo di trattamento invasivo. Sono addirittura stati banditi sia rame che zolfo. Al posto dei diserbanti ci sono 80 pecore che pascolano felici tra i filari di questa terra magica.

Anche in cantina l’approccio di Ilaria Addis è il più artigianale possibile. Solo fermentazioni spontanee mediante lieviti indigeni, affinamenti in acciaio sui propri lieviti, minime aggiunte di solforosa solo in fase di imbottigliamento e fermentazioni malolattiche spontanee. I vini naturali di Ilaria Addis sono espressione sincera di un territorio unico e soprattutto di una grande vignaiola che ha saputo – da sola – costruirsi un piccolo cassetto di sogni da lasciare sempre aperto.