Dal caffè al vino il passo è (quasi) breve: Podere Le Ripi è la storia di Francesco Illy, e di come una storia di successo – quella della sua famiglia – si sia trasmessa di padre in figlio in termini di ricerca dell’eccellenza. Per Francesco, da ricercare (e trovare) nel settore vinicolo. Francesco acquista Il Podere nel 1984 da un pastore sardo, innamorandosi seduta stante del paesaggio circostante. Da fotografo naturalista, Francesco nel 1999 inizia a fare vino, traslando l’intera produzione alla filosofia biodinamica nel 2011. Uno dei vigneti di Podere Le Ripi si chiama Bonsai e merita una menzione a parte: è il nome perfetto, Bonsai, per la filosofia innovativa di Francesco, che ha dedotto insieme alla sua squadra come il frutto delle sue piante migliorasse man a mano che queste venivano poste a distanze sempre più ravvicinate. E così, aumentano la densità di barbatelle fino a farle quasi sfiorare, il suo vigneto è oggi il più denso del mondo! Le radici delle piante, infatti, per trovare spazio, sono “costrette” a scavare nel profondo del terreno, e in questo modo trovano le sostanze nutritive che solitamente una pianta non riesce a raggiungere. Il suolo aiuta: composto di argilla, calcare e tufo, viene coadiuvato dall’aggiunta di fiori ed erbe, che lo impreziosiscono ancora di più. Insomma, gli interventi in vigna sono pressoché nei confronti del terreno: per il resto, seguendo la filosofia di Podere Le Ripi, si tende a non intervenire nei cicli naturali delle viti. In cantina l’approccio è delicato e attento. Di forma a spirale, la cantina accompagna il suo profilo sinuoso con botti che si spiegano man a mano che la spirale scende verso il basso. Le pareti sono in mattone e la temperatura non viene mai controllata. Le fermentazioni e gli affinamenti avvengono nelle stesse botti di legni pregiati. I vini risultanti da questa filosofia innovativa sono armoniosi ed esaltano le note classiche dei vitigni che qui vengono non solo coltivati, ma accompagnati in una vera e propria danza. Sangiovese (da cui derivano Rosso e Brunello di Montalcino) e Syrah creano vini eccezionali e stupefacenti, merito di un territorio unico nel suo genere.
