Dalle Nostre Mani

Due amici di infanzia, un sogno e una passione in comune: gli ingredienti per la ricetta del successo sono tutti qui. È proprio a partire da questi elementi che l’enologo Giulio Wilson Rosetti e l’agronomo Lapo Tardelli danno vita alla cantina biologica e naturale Dalle Nostre Mani. Tra le verdeggianti colline di Cerbaie, poco lontane dal centro cittadino di Firenze, i due vigneron si dedicano alla cura di varietà autoctone toscane e non seguendo i dittami dell’agricoltura biologica.

La cantina è situata a circa 150 metri di altezza sopra al livello del mare e, per la maggior parte, gode di un’ottima esposizione a sud. Il terroir di questa zona è caratterizzato da un sottosuolo di medio impasto generalmente umido e a composizione principalmente sabbiosa e argillosa; questi elementi conferiscono sapidità e buona spalla acida agli uvaggi coltivati dalla cantina artigianale toscana.

Come si intuisce dal nome della cantina – Dalle Nostre Mani – tutto qui nasce proprio dal solo impegno e intervento umano: Giulio e Lapo lavorano nella maniera più genuina e trasparente possibile, vivendo e lavorando in armonia con l’ambiente che li ospita e preservando il naturale sviluppo di piante e frutti. Seguendo quindi la via del rispetto, i due vigneron danno vita a vini espressivi e puri.

Aboliti i trattamenti invasivi, si lavora sia in vigna che in cantina con procedure manuali che non prevedono l’utilizzo di ausili chimici: nessun diserbante o fitocida viene impegnato nei 14 ettari di terreni di proprietà di Rosetti e Tardelli, così come in cantina non vengono utilizzati lieviti al di fuori di quelli indigeni o solforosa. Per le produzioni di questa cantina vengono utilizzati principalmente vitigni autoctoni toscani sia a bacca rossa che a bacca bianca, recuperati spesso da situazioni critiche e di abbandono.

Seguendo il disciplinare dell’agricoltura biologica, le etichette di cantina Dalle Nostre Mani riescono a diventare espressioni esemplari della tradizione vitivinicola toscana, differenziandosi di bottiglia in bottiglia e trasmettendo in ogni calice la passione umana che le ha curate e trasformate.