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Cortese

Simbolo piemontese di storia e tradizione, il vitigno Cortese è un vitigno a bacca bianca che offre i suoi frutti migliori nella zona di Gavi. Si tratta di uve autoctone del Piemonte, che fanno la loro comparsa già agli inizi del 1700, dando vita a ottimi vini bianchi nelle zone di Alessandria, Ovada e i Colli Tortonesi.

 

Il nome Cortese deriva probabilmente dal termine Corteis, utilizzato del 1799 per celebrare il Conte Nuvolone, che amava decisamente il vitigno e lo sponsorizzava nella zona.
Tuttavia una prima attestazione vera e proprio la ritroviamo solo nel 1870, nell’opera di Demaria e Leardi sui vitigni della zona Alessandrina, citato per le sue uve bianche e per il bouquet caratteristico degli acini al palato.

 

Il vitigno Cortese affonda le sue radici nell’area Alessandrina, con le prime testimonianze che si collocano attorno al 1650 circa e si protraggono per tutto il 1700 e il secolo successivo.
Inizialmente ci si riferiva ad alcune varianti di vermentino autoctono, oppure del nebbiolo molto dolce in quanto le note che emergono ancora oggi sono quelle della frutta esotica, del miele e della vaniglia, con una punta di acidità sul finale lungo.
Dal Piemonte ci si è spostati verso la Basilicata, il Friuli Venezia Giulia, la Lombardia e Sardegna, trovando un clima favorevole, caratterizzato da colline ventose e dal terreno argilloso e calcareo al punto giusto.

 

Le uve bianche del vitigno Cortese trovano la loro massima espressione su un terreno collinare, come è tipico della zona di Gavi.
Fortunatamente la fillossera – che ha rischiato di sterminare la coltivazione – non ha eliminato completamente il vitigno, e pertanto la produzione procede a gonfie vele.
Il terreno ideale è calcareo e con una forte componente argillosa, che permette di mantenersi stabile e di nutrire le radici con il giusto apporto.
Ne deriva una pianta dalle foglie grandi e dagli acini a buccia spessa e consistente, dal sapore dolce e gradevole e dal colore giallo paglierino.
L’alcolicità è bassa e il bouquet floreale facilmente riconoscibile.

 

Numerosi sono i vini che provengono dal vitigno cortese, tra le eccellenze dell’intero paese essendo disseminato per tutta l’Italia.
Un primo esempio di bianco fresco e fruttato è il Cortese di Gavi DOCG, che si caratterizza per un colore acceso e per delle note di erba appena tagliata, che emergono già all’inizio della degustazione. In Lombardia il Cortese si esprime al meglio nella denominazione Oltrepo Pavese Cortese DOC. Molto interessante è anche il Bianco di Custoza o Custoza DOC, prodotto in Veneto, fortemente aromatico e che ben si abbina ai piatti della tradizione.
Infine, spicca il Colli Tortonesi DOC, saporito e poco alcolico, bevibile durante gli aperitivi.

 

I vini prodotti dal vitigno cortese si caratterizzano per un gusto fresco e poco alcolico, che li rendono molto bevibili in ogni contesto e abbinabili a diversi piatti della tradizione italiana.
Il gusto è minerale, magro e asciutto, leggermente fruttato e dal sentore di fiori ed erba, che emergono già a un primo esame olfattivo.
Il colore è un giallo paglierino molto intenso, denso e abbastanza corposo.

 

Il Cortese è un vitigno che nel corso del tempo ha provato ad aprirsi alla modernità, capendo poi che la sua cifra caratteristica è invece proprio la tradizione che viene riproposta e portata avanti.
Sono state pertanto riprese le tecniche della criomacerazione e della barrique, che donano al vino un sapore delizioso e fortemente aromatico, dato dal legno e dalla macerazione per diversi mesi in un clima umido e controllato al meglio.

 

Tenuta Grillo - Baccabianca

Tenuta Grillo - Baccabianca 2012

Piemonte

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