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Cosa sono i vini naturali?

FlorWine 6 Giugno, 2022

Come rispondere alla domanda: cosa sono i vini naturali?

Quando si parla di questi vini si fa riferimento a un filone produttivo di molti agricoltori che hanno scelto di produrre vino in maniera consapevole. Spiegare cosa sono i vini naturali inizia proprio dalla consapevolezza di cosa, come e quanto offre il proprio territorio. Da ciò, nasce l’opportunità di optare per la realizzazione di vini non artefatti. Le caratteristiche principali della produzione dei vini artigianali, sebbene non vi siano leggi o certificazioni che le determinino ufficialmente, sono varie, e riguardano sia la parte agricola che la parte di vinificazione vera e propria.

I vini naturali sono anche biologici?

Quando si parla di produttori naturali, ci si riferisce ad aziende che possono avere anche certificazioni di agricoltura biologica o biodinamica. Spesso però i produttori non sentono l’esigenza di dover intraprendere percorsi burocratici per un qualcosa che, nella loro filosofia produttiva, dovrebbe essere lo standard, e non la selezione.

Come si distinguono dai vini cosiddetti “convenzionali”?

I vini naturali sono vini la cui produzione è caratterizzata dall’assenza dell’utilizzo di agenti chimici di sintesi, sia in vigna che in cantina. Le fermentazioni avvengono spontaneamente, senza l’utilizzo di lieviti selezionati, e i vini non subiscono alcuna stabilizzazione, filtrazione o chiarificazione. Oggi l’unico additivo ammesso è l’anidride solforosa, in bassissime quantità rispetto ai vini “convenzionali”, e non sempre utilizzata. In Italia non esiste alcuna legge che definisca quali siano gli attributi necessari per poter definire un vino naturale, artigianale.

Vi sono però molte associazioni di produttori che cercano di dare delle indicazioni basilari per poter garantire al consumatore che il vino che sta acquistando, e che poi berrà, è stato realizzato seguendo determinate fasi, senza aggiunte o sottrazioni di quello che la natura fornisce in ogni diversa annata. Un esempio lo ritroviamo nell’associazione Vinnatur, la quale ha redatto un disciplinare di produzione, a cui tutti i produttori soci devono aderire, in cui sono indicate tutte le pratiche agricole e di vinificazione ammesse e non ammesse. In questo caso, ad esempio, l’anidride solforosa è l’unico additivo contemplato e non deve superare una quantità compresa tra i 30 mg/litro e i 50 mg/litro in base alla tipologia del vino.

L’agricoltura naturale

La valorizzazione del territorio e della materia prima sono ciò che i vignaioli desiderano rappresentare attraverso le loro etichette. I progetti delle aziende sono davvero tantissimi, tutti basati sui tre concetti di sostenibilità: ambientale, civile ed economica. L’utilizzo di un’agricoltura a basso impatto consiste nella totale assenza di pesticidi ed erbicidi. Le pratiche in vigna vengono effettuate per lo più manualmente e sono volte alla creazione di un terreno in equilibrio, ricco di biodiversità e soprattutto sano, grazie a pratiche agricole come i sovesci e gli inerbimenti. Le vigne non trattate con la chimica convivono insieme a piccoli insetti e altri tipi di vegetali che contribuiscono al mantenimento di un ambiente armonico. La natura è libera di evolvere secondo i suoi ritmi, senza essere forzata in alcun modo: proprio per questo la produttività è molto legata all’andamento dell’annata.

Dalla terra alla cantina

La vinificazione è il momento in cui l’uva inizia il suo percorso di trasformazione e dà prova della sua qualità e salubrità. Tutte le fermentazioni dei vini artigianali avvengono grazie alla presenza dei lieviti indigeni che spontaneamente vivono sulle bucce degli acini. In ogni caso, il processo avviene senza alcuna forzatura e rispettando i tempi necessari. Durante il processo di realizzazione del vino non vengono utilizzati in nessun modo coadiuvanti enologici. Anche filtrazioni e chiarificazioni sono considerate metodiche invasive; per questo, i vini naturali ne sono privi.

Il vino naturale è mondiale: gli stili sono tanti, come lo sono i filoni di produzione, più estremi (Pop) o più moderati (Elegance). La passione e la dedizione dei vignaioli però, è sempre presente e costante. Il loro impegno si traduce, in primis, nel rivalorizzare vigne abbandonate e nel recuperare vitigni autoctoni. Inoltre, grazie all’eredità tramandata della tradizione vitivinicola familiare, i vini naturali risultano sempre autentici, vivi, e capaci di emozionare sempre in maniera diversa.

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