Luigi Tecce - Taurasi Poliphemo 2015

Note di degustazione e abbinamenti

Il vino rosso Poliphemo di tenuta Luigi Tecce viene ottenuto con uve di Aglianico in purezza. L’azienda agricola di Luigi Tecce sorge a Partenopoli, in Campania. Luigi è la 4 generazione di vignaioli che si dedica a questo territorio unico e alla creazione di vini ricchi di storia e tradizione enologica. Poliphemo viene ottenuto con uvaggi di Aglianico al 100%. Le viti di Aglianico, importate nel passato dalle colonie greche trovano negli anni il loro territorio perfetto in Campania in quanto prediligono terreni di tipo vulcanico e climi mitigati. Il terroir della tenuta, infatti, è di origine vulcanica di tipo calcareo-sabbioso ricco di piroplasti a circa 500-600 mt sopra il livello del mare. L’esposizione a sud consente alle piante di raggiungere una maturazione perfetta delle uve. La tenuta opera esclusivamente a regime biologico nel pieno rispetto dell’ambiente e della biodiversità in cui le piante prosperano. In cantina non si attuano operazioni di filtraggio o chiarificazione e tutte le lavorazioni sono svolte manualmente. Anche in vigna, per le viti di oltre 80 anni, sono banditi prodotti chimici o diserbanti che potrebbero alterare il ciclo vitale della pianta e le proprietà organolettiche delle uve. Le uve destinate alla creazione di Poliphemo vengono vendemmiate manualmente e lasciate fermentare spontaneamente con l’utilizzo di soli lieviti indigeni. Il mosto macera sulle bucce per 40 giorni in tini di castagno aperti. Il vino affina per 24 mesi sulle fecce fini in tonneaux di legno per poi essere assemblato in acciaio. Al momento dell’imbottigliamento non viene fatta alcuna chiarifica o filtrazione al vino. Poliphemo al calice si presenta di color rosso rubino acceso con riflessi granati. Al naso troviamo un vino complesso dove spiccano la ciliegia, corteccia, pepe rosa, giuggiole, arancia, mirto, incenso e malva. All’assaggio il vino risulta austero ed elegante con una buona persistenza minerale e una beva bilanciata. Consigliamo di abbinarlo con carni grigliate, selvaggina, formaggi stagionate di latte vaccino o di pecora e arrosti sempre di carne rossa.