Orsi - Posca Bianca Perpetuo

Note di degustazione e abbinamenti

Il vino bianco Posca Bianca Vino Perpetuo della cantina Orsi Vigneto San Vito è prodotto a partire da un unico vitigno autoctono a bacca bianca. A pochi chilometri dal centro enogastronomico di Bologna sorge la cantina Orsi Vigneti San Vito, rilevata da Federico Orsi nel 2005 dopo anni di studi universitari in ingegneria gestionale e consulenze aziendali. Il vigneron e gestore di questa cantina sceglie di cambiare radicalmente vita per dedicarsi alla produzione di vini autentici e che siano pure espressioni del territorio emiliano, dedicate agli amanti dei sapori autentici. Qui, infatti, si opera fin dal principio secondo regimi biologici e biodinamici in modo da poter preservare al meglio tutte le peculiarità di cui si compongono gli uvaggi nel periodo di coltivazione. Posca Bianca Vino Perpetuo è un vino bianco ottenuto da un’unica varietà di uvaggio autoctono a bacca bianca, vendemmiati rigorosamente a mano. Come suggerisce il nome, questa etichetta è caratterizzata da una tipologia di vinificazione molto particolare – che conferisce al vino l’aggettivo di “perpetuo” – che prevede colmature mensili della vasca in cui il mosto venne messo a fermentare spontaneamente con i soli lieviti indigeni per la prima volta nel 2011. L’imbottigliamento avviene senza precedenti filtrazioni e chiarificazioni e solo una piccolissima aggiunta di solferosa. Questo vino bianco prodotto dalla cantina Orsi si presenta al calice di un vivace color giallo paglierino con sfumature dorate ben visibili. Spicca subito al naso un intenso bouquet composto da note di fiori bianchi, pesca, mela, agrumi e sentori di panificazione ed erbe balsamiche. All’assaggio, infine, si rivela pieno e caratterizzato da grandi freschezza e mineralità. Posca Bianca Vino Perpetuo è un vino estremamente particolare che riesce ad accompagnare egregiamente numerose portate a base di pesce fresco o crostacei. La sua unicità e la sua ricchezza in termini di note organolettiche consentono anche di degustarlo accanto a piatti della tradizione emiliana come, per esempio, i cappelletti in brodo.