Gianluca Colombo - N.I.C.B.A 2018

Note di degustazione e abbinamenti

Gian Luca Colombo, giovane viticoltore ed enologo originario delle Langhe, è uno dei nomi più promettenti della scena italiana; dal 2017 produce autonomamente a Roddi vini secondo regimi naturali e biologici con il suo progetto Segni di Langa, dedicato proprio alla zona che l’ha reso un grande appassionato di vino fin dalla tenera età. Secondo Gian Luca ciò che conta per la riuscita di una buona produzione è la natura dell’uvaggio, a cui si aggiunge una piccolissima percentuale di considerazione per quanto riguarda il modus operandi seguito in vigna e in cantina. Un uvaggio ricco e deciso consente di ottenere vini che esprimano a pieno i sentori territoriali della zona di provenienza. Ad oggi questo Barolo è ottenuto da uve Nebbiolo provenienti da diversi vigneti. La prima produzione veniva effettuata con le sole uve provenienti da una sottozona di Roddi, caratterizzata dal classico suolo di Marne di Sant'Agata Fossili della zona del Barolo con esposizione a Sud e Sud Ovest. Negli anni successivi sono state selezionate uve da parcelle di Monforte d'Alba e La Morra. La vinificazione avviene in acciaio e termina con la tecnica del cappello sommerso. Per la maturazione del vino è previsto l'utilizzo di diverse tipologie di contenitori, tra cui botti di rovere austriaco, anfore in ceramica e vasche di cemento. Il vino si presenta al calice di color rosso rubino con sfumature granate. Al naso si percepiscono immediatamente le classiche note di violetta e rosa, accostate a decisi sentori speziati portati dal periodo di affinamento. Il sorso, infine, risulta caldo e avvolgente per il palato. Una trama tannica decisa e un sorso lungo lo rendono assolutamente irresistibile. Un Barolo che esprime con la massima eleganza la natura fine e armoniosa del Nebbiolo di Langa, da sorseggiare in abbinamento a piatti tipici langaroli, come i Plin al sugo d'arrosto e lo Stracotto di vitella con crema di patate.