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Friulano

Il Friulano, prima detto Tocai, è un vitigno autoctono a bacca bianca originario del Friuli-Venezia Giulia, talmente diffuso da essere presente in tutti le principali aree vinicole della regione. È un vino raffinato, strutturato e ricco di equilibrio, coltivato anche nella regione del Veneto.

 

In origine il vitigno Friulano si chiamava Tocai, un nome molto simile al vino Tokaji ungherese e polacco ma diverso nel gusto e nelle caratteristiche. Ne seguì una lunga battaglia giudiziaria che impedì dal 2007 di usare la denominazione Tocai per alcuni vini italiani. La regione del Friuli-Venezia Giulia ha fatto ricorso al Tar per dimostrare che il nome Tocai non era riferito ad un contesto geografico ma al nome di una varietà di viti riconosciuta in Italia. Il ricorso non venne accettato e i friulani decisero di modificare il nome in Friulano per il forte legame con il territorio. Nel 2008 il vino è stato iscritto nel registro nazionale delle varietà di vite del sinonimo “Friulano” per la varietà “Tocai Friulano”.

Il Friulano è un vitigno autoctono ma si pensa che ci siano diverse somiglianze con il Sauvignonasse, un antico vitigno presente un tempo a Bordeaux, sostituito in seguito dal Sauvignon Blanc. In occasione del matrimonio tra il Conte de La Tour e la nobildonna friulana Ervina Ritter la prima viene fatto risalire il suo arrivo in Friuli-Venezia Giulia, a metà dell’Ottocento. La vicenda ungherese ha fatto sì che il vitigno modificasse il nome ma non la sostanza, considerando anche che le caratteristiche del vino ungherese sono completamente diverse dal Friulano italiano.

Il vitigno Friulano predilige terreni di media fertilità, calcarei e non tollera la siccità. Si adatta molto bene a forme di allevamento espanse e a potature lunghe. La foglia del vitigno è medio-grande e trilobata, il grappolo è di taglia media, di forma cilindrica o tronco-piramidale, compatto e con in genere due ali in bella evidenza.
L’acino è di grandezza e tondo, caratterizzato da una buccia pruinosa e sottile e, dunque, sensibile alle piogge. Germoglia tardi, il che lo rende resistente alle eventuali gelate di primavera.

Alcune delle denominazioni riferite al Friulano sono: Breganze DOC, Colli Berici DOC, Colli Euganei DOC, tutte venete. In Friuli, invece, si ha Collio DOC, Friuli Annia DOC, e Friuli Aquileia DOC.

Il bouquet del Friulano è molto ricco, caratterizzato da importanti note di fiori, albicocche, miele e mandorle amare. Il retrogusto rilascia anche la sensazione al palato di erbe aromatiche. Un vitigno che dà vini corposi e pieni a cui non mancano morbidezza e alcol. Infatti, è un’uva molto precoce in cui i acini sono dolci e profumati, anche se in commercio si trovano Tocai Friulani salati e beverini.

Il vino che deriva dal Friulano è particolarmente apprezzato e venduto all’estero. Le esportazioni del Friuli-Venezia Giulia nel 2020 erano pari al 19,9%, percentuale che tutt’oggi sta crescendo in modo esponenziale. Stati Uniti e Giappone sono tra i massimi esponenti dell’export del vino Friulano, da sempre affascinati dai grandi vini bianchi italiani.

 

Friulano San Lorenzo I Clivi

I Clivi - Friulano San Lorenzo

Collio DOC

17.00

I Clivi - Friulano San Lorenzo

Collio DOC

17.00
Brazan i Clivi

I Clivi - Brazan

Collio DOC

23.00

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Villa Job - Untitled

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Venezia Giulia IGT

20.00

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