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Dove bere vini naturali a: Torino

FlorWine 22 Settembre, 2022

Elegante e raffinata, storica e regale: sempre sull’attenti e mai colta impreparata. Torino è la città che trasuda regalità e dolcezza, facendoci innamorare tra i suoi viali alberati.

Se storicamente Torino è la città sabauda dall’altissimo profilo austero, negli ultimi anni le sue strade si sono sempre più colorate di quartieri multietnici, vivacità, e locali nuovi e sperimentali, che la rendono un luogo da scoprire e, più di ogni altra cosa, da vivere. Perciò, scopriamo 5 locali dove bere vini naturali a Torino: contemporaneità, arte e cultura riusciranno a unirsi in un solo calice? Vediamolo insieme.

  • BEVA

Beva: un invito, un imperativo, o semplicemente quel momento in cui un vino è maturo al punto giusto, pronto per essere stappato e bevuto? Beva è una parola dalle mille sfumature, così come la proposta di questo locale hipster e alternativo, che non annoia mai e trasuda ritmo e positive vibes. Il locale si trova ad Aurora, un quartiere nel centro-nord della città, dove lo stile industriale si unisce a un modo di vivere la città fuori dagli schemi. Beva si definisce un locale di “piccola ristorazione”, dove i piatti a menu sono ricchissimi di sapori oltre i confini. Perciò, ecco che una cucina dagli influssi multietnici e orientali si mischia perfettamente con una sapiente selezione di vini naturali. La parola che stiamo cercando per descrivere questo piccolo locale è: contaminazione, di culture, di anime, e di persone, che qui trovano sempre una ragione per sedersi, e – noi crediamo – per tornare.

Curiosità: i Menu del Beva sono scritti su piccoli foglietti e sempre a mano, come a voler sottolineare la semplicità e la convivialità che si respirano tra queste mura.

 

Dove: Via Alessandria 3/d, Torino

 

  • Scannabue

La ricerca accessibile: welcome to Scannabue. Questo è il luogo dove la raffinatezza si veste di semplicità e ci conquista tutti. San Salvario ne è il cuore pulsante: uno di quei quartieri dove, il mattino dopo, si hanno sempre storie da raccontare. All’angolo della piazzetta della Chiesa dei Santi Pietro e Paolo, Scannabue ci invita a entrare e sederci. I proprietari, Gigi Desana e Paolo Fantini, hanno creato un luogo d’incontro che è altamente frequentato sia da locals che da turisti: impresa assai ardua conquistare tutti! Soprattutto se si parla di un quartiere non facilissimo. Eppure, c’è chi ci riesce. E di cosa è il merito? Una cucina tipicamente regionale da acquolina in bocca, sicuramente. Una carta di vini naturali assolutamente bilanciata, anche. Ma soprattutto, il merito va a Paolo e Gigi, che hanno avuto il coraggio, anni fa, di aprire un bistrot in un quartiere ancora malfamato e ad alto rischio. Oggi in quello stesso quartiere ci sediamo, mangiamo e beviamo, e mentre diamo un’occhiata sulla strada, facciamo caso al viavai di gente che entra e che esce da Scannabue. Non possiamo che stringere la mano a chi l’ha reso realtà.

Curiosità: il nome Scannabue deriva dal critico letterario e artista Giuseppe Baretti, e sta ad indicare colui che trova il coraggio di ribellarsi al sistema e di rivoluzionare il mondo circostante.

 

Dove: Largo Saluzzo 25/h, Torino

 

  • Barbaro

Zona: quadrilatero, nome: non pervenuto, tipologia di locale: non è chiaro.
In ogni caso, ci sono luoghi che diventano i loro nomi propri, senza bisogno di identificarsi. Barbaro è uno di quelli. Atmosfera calda e intima per un locale con mattoni a vista che si preannuncia come istituzione destinata a durare nel tempo. Sembra quasi un rifugio da come ci fa sentire protetti: un bancone, poche sedute, e Stefano Pulli, il suo fondatore e gestore. Una cosa sola sembra imprescindibile, qui: la scelta enologica. Mensole piene di bottiglie e calici ci accolgono e ci invitano a sederci e provarle tutte. Sono i vini naturali di Torino che non ci aspettavamo, in un luogo che in pochi conoscono. Non ci resta che sederci, e ordinare.

Curiosità: Barbaro non ha l’insegna, ma lo si riconosce a prima vista, come tutti i grandi amori…

 

Dove: Via Giuseppe Barbaroux 14/A, Torino

 

  • RAZZO

Arrivato nel 2019, si può definire spaziale la velocità con cui questo eno-bistrot si è posizionato in cima alla lista dei locali imperdibili dove mangiare eccezionalmente e bere vini naturali splendidi all’interno della cornice di Torino. I ragazzi di Razzo sono giovani e volenterosi, attentissimi alla ricerca delle materie prime e a conquistare a ogni sorso (o boccone). I piccoli produttori sono in cima alla lista vini, che accoglie etichette naturali e non ma sempre e comunque con un occhio di riguardo nei confronti di chi ama la propria terra e ne rispetta le leggi. La cucina segue la tradizione ma la rivisita in chiave contemporanea, lasciandosi sfiorare da altre culture gastronomiche, come quella asiatica e la francese. Davide Di Stefano nè é la mente creativa, Niccolò Giugni lo Chef. Insomma, nella bistronomia Razzo ci sentiamo sempre in una dimensione alternativa, in quella galassia che è altrove e che, proprio per questo, non può che stupirci.

Curiosità: si sono voluti chiamare così perché i nomi ridondanti che hanno a che fare con la cucina sono roba superata. E noi amiamo l’originalità, perciò… ben fatto!

 

Dove: Via Andrea Doria 17/F, Torino

 

  • Luogo Divino

Un luogo che parla di vino e lo fa in tutte le lingue. Luogo Divino è la creatura – cresciuta benissimo – figlia di Diego, giovane imprenditore brasiliano con tantissima esperienza internazionale alle spalle. Anche lo Chef è brasiliano, Remo Girardi, mentre la brigata è Made in Italy. Questo scontro-incontro tra culture non può che generare qualcosa di bellissimo. Ed ecco che nel 2017 nasce Luogo Divino, un vero e proprio luogo, dove il tempo è scandito soltanto dal rumore dei calici che si incontrano a metà strada per un brindisi. I vini naturali sono il 90% del totale. Una carta di 900 etichette che racchiude e custodisce i sogni, i viaggi e le esperienze di Diego. Neanche a dirlo: se cercate una cucina unica, irriproducibile altrove, e un posticino dove bere vini naturali a Torino, un salto qui è d’obbligo.

Curiosità: il Sommelier è Guillermo Sosa, argentino di Buenos Aires, l’ultima fantastica aggiunta di un team d’eccezione!

 

Dove: Via S. Massimo 13, Torino

 

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