Bettalunga - Povento 2020

Note di degustazione e abbinamenti

Cantina Bettalunga nasce nel 2015 da un progetto del suo enologo, Alessandro Lanterna. Su appena 2 ettari e mezzo di terreno vitato, Alessandro in pochissimi anni è stato in grado di mettere al mondo 4 etichette eccezionali. Obiettivo del vignaiolo è quello di esaltare le qualità dei singoli vitigni, creando vini in purezza che rispecchino la sua filosofia non interventista. A Povento è dedicata la magia del Trebbiano Procanico, nome marchigiano e umbro che si dà al Trebbiano Toscano. Il Procanico è un vitigno forte e vigoroso, che offre vini secchi e di ottima acidità non facili da creare se frutto di sole uve di Trebbiano. Alessandro Lanterna riesce invece a creare un Procanico eccezionale, ricco di personalità e carattere. I suoli da cui proviene sono di matrice calcarea, ricchi anche di sabbia e argilla. Le uve vengono vendemmiate la terza settimana di settembre. Si raccolgono a mano, stando ben attenti a salvaguardare ogni singolo acino. La fermentazione avviene a partire dal mosto fiore, ossia quella parte di succo d’uva più pregiata. In questo modo, il vino prenderà le caratteristiche migliori del vitigno. Il mosto fiore fermenta in tini d’acciaio a temperature controllate, per poi subire un periodo di affinamento sempre in acciaio della durata di circa 6 mesi. Il Povento di Bettalunga si presenta all’aspetto di colore giallo tenue, con sfumature di verde ad indicare la giovinezza del vino, che si esprime al meglio l’estate successiva alla vendemmia. Al naso i sentori che percepiamo sono di agrumi e fiori bianchi, tra i quali spiccano il biancospino e il lime. Il sorso è fresco quanto il bouquet. Acidità perfetta, sorso avvolgente e un’ottima spalla minerale rendono questo vino una chicca imperdibile. Abbiniamo il Povento della cantina Bettalunga a antipasti freschi ed estivi: ideale con un piatto di prosciutto e melone, oppure con straccetti di pollo conditi con verdure grigliate.