Vittorio Bera - Ronco Matto 2020

Note di degustazione e abbinamenti

Frutto di uve a bacca rossa del Piemonte, il rifermentato in bottiglia Ronco Matto nasce da una piccola porzione di viti, che occupano solo 0,3 ettari. Il terreno è calcareo, le viti raggiungono i trent’anni di età, e la macerazione sulle bucce dura circa dieci giorni. Dopo, il vino che è fermentato spontaneamente viene imbottigliato con ancora un po’ di residuo zuccherino (circa 10 g/l), così da poter finire la sua fermentazione in bottiglia secondo metodo ancestrale. La famiglia Bera conduce a regime biologico e non invasivo la cantina che prende il loro nome, da diverse generazioni. Le colline sui cui crescono le viti sono ideali per la coltivazione dell’uva, e questo vino ne è prova empirica. Il metodo è ancestrale perché la fermentazione avviene in due tempi. Come sempre, il risultato è un vino sui generis e decisamente unico. Il Ronco Matto è un rosso leggero e freschissimo, con un numero di bollicine poco invadente, che non può che fare piacere. La gradazione alcolica è bassa, e il frizzantino aggiunge una nota di freschezza ulteriore che ci fa pensare di non aver mai assaggiato un vino da una beva così perfetta. Di colore rosso rubino, al naso Ronco Matto è profumato e invitante. Assaggiandolo, non possiamo che rilassare le spalle e annuire convinti, perché Ronco Matto è una conferma di ciò che ci aspettavamo al naso: fresco, vivace, fruttato e incredibilmente… persistente. Abbiniamo il frizzante di Bera ai secondi di carne e ai primi di terra: che ne dite di un bel risotto ai formaggi?