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Sardegna

La Sardegna è l’isola dove si fa sempre ritorno. Frutto della terra dei Nuraghi, di acque color smeraldo e rocce granitiche, i vini sardi sono l’espressione della cultura di chi cresce circondato dal mare: gli unici confini sono quelli naturali.

La Sardegna non ha limiti nell’ambito della viticoltura. Personalità incredibile sia nei vini bianchi che nei rossi, quest’isola si è da sempre fatta antesignana di vini unici e rappresentativi, ancora oggi introvabili altrove. Crogiuolo di conquiste e occupazioni straniere, la storia della viticoltura sarda riflette tutta l’eredità del proprio patrimonio culturale. Fenici, Cartaginesi, Arabi, Genovesi, Pisani, Aragonesi… sono solo alcune delle flotte che hanno attraccato nelle coste sarde, rimanendo incantati dal fascino della sua natura incontaminata.

Gli Spagnoli, soprattutto, diedero un’importante spinta alla viticoltura, introducendo l’uva Cannonau e il Carignano. La fillossera purtroppo colpì anche le terre sarde: qui, la cultura enologica riprese a pieno ritmo negli anni ’50, grazie all’immenso lavoro delle cantine sociali. Dalle rese massime delle uve si è gradualmente passati alla massima qualità, che oggi possiamo assaporare ad ogni sorso di vino sardo, sincero, e intenso: proprio come i suoi contadini.

La maggior parte del territorio sardo è su base collinare. Non mancano i suoli sabbiosi, e nemmeno le pendici montane, ma sono i dolci pendii dell’isola a regalarci la maggior parte dei vini sardi. I vitigni autoctoni in questa regione, come tutto ciò che nasce sardo, vengono custoditi con amore e protezione. Al loro fianco, a seguito delle diverse colonizzazioni, hanno fatto la loro comparsa anche numerosi vitigni internazionali, qui espressi al meglio del loro potenziale.

Tra i vitigni a bacca bianca, i principali sono la Vernaccia di Oristano, la Malvasia di Sardegna, la Malvasia Bianca e il Vermentino. Degni di nota ricordiamo anche il Torbato, il Nuragus e il Semidano. Per quanto riguarda i vitigni a bacca nera, di fianco al Cannonau, i sardi coltivano il Monica, il Girò, la Nieddera, il Caddiu e il Cagnulari.

La Sardegna possiede una DOCG, la Vermentino di Gallura DOCG, la cui produzione è consentita solo nella Gallura, nelle zone nordorientali della Sardegna.

Il vino del contadino in Sardegna non è figlio di una scelta singola. Piuttosto, è il lavoro comunitario che ha saputo salvaguardare il terroir isolano, permettendo alle cantine di vini naturali sardi di crescere e produrre vini dalla personalità unica. Tra le cantine che si distinguono per il sapiente lavoro quotidiano, dalla terra alla cantina, citiamo Dettori, direttamente dalla regione storica della Romangia, e Meigamma, dove il vino si fa dalle alture di Villasimius.

Antichi Vigneti Manca - Li Sureddi Rosso

Antichi Vigneti Manca - Li Sureddi Rosso

Romangia IGT

32.00

Antichi Vigneti Manca - Li Sureddi Rosso

Romangia IGT

32.00
Antichi Vigneti Manca - Li Sureddi Bianco

Antichi Vigneti Manca - Li Sureddi Bianco

Romangia IGT

32.00

Antichi Vigneti Manca - Li Sureddi Bianco

Romangia IGT

32.00
Tenute Dettori - Bianco

Dettori - Dettori Bianco 2020

Romangia IGT

37.60

Dettori - Dettori Bianco 2020

Romangia IGT

37.60
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