Domaine Guillemot

Dal 1946 a oggi sono cambiate parecchie cose, sia a livello storico, che politico, che agricolo. Ma Domaine Giullemot ha continuato per la sua strada, piccola tenuta indomita e sempre più preziosa. A dirla tutta, la storia della famiglia di vigneron affonda le proprie radici ben 8 generazioni fa, ma è stato Pierre Guillemot a riuscire a costituire il Domaine. Nel 1988, la gestione della cantina è passata a Jean-Pierre, il figlio.

Si potrebbe pensare che l’approccio biodinamico sia una rivoluzione dovuta alle nuove generazioni, ma nel caso di Domaine Guillemot, la biodinamica è di casa già da trent’anni. Siamo nel 1991, e Jean-Pierre riesce a compiere la transizione verso un nuovo modo di intendere il terreno e proteggere la sua biodiversità: l’intera tenuta passa così ad agricoltura biodinamica.

Nel 2012 la tenuta passa ad un altro membro della famiglia, ossia alla figlia di Jean-Pierre, Sophie Guillemot. Ogni gli ettari vitati sono 6, tutti nell’area di Quintaine. Qui, il suolo implementa ulteriormente la qualità della viticoltura. I terreni della Côte d’Or sono, infatti, di origine calcarea e ricchi di minerali. Perciò, estremamente adatti alla coltivazione della vite. I vitigni coltivati dalla famiglia Guillemot sono antichi e maestosi: si tratta di uve Chardonnay con oltre 50 anni di età.

Le uve vengono pressate delicatamente e le fermentazioni avvengono sempre spontaneamente, grazie alla presenza dei lieviti indigeni. La produzione dell’intera tenuta si concentra su un solo maestoso vino, il Viré-Clessé Quintaine, a dimostrazione del fatto che a volte, il migliore dei passi avanti è la capacità di rimanere esattamente dove si è. Con amore, attenzione, e cura.