Filippi - Soave Vigne della Bra 2020

Note di degustazione e abbinamenti

Viti coltivate a pergola veronese, agricoltura biologica, fermentazioni spontanee e un territorio circondato da boschi secolari: è questa la ricetta di Filippo Filippi. Acquistata dalla sua famiglia nel 1920, la tenuta è oggi in mano a Filippo, che se ne prende cura come faceva il nonno materno. Le vecchie vigne di Trebbiano e Garganega sono state impiantate negli anni ’50, e ancora oggi possiamo goderne i frutti a portata di calice. Vigne del Bra vuole proprio sottolineare l’attaccamento del suo produttore al territorio e al suolo che lo ospita: questo vino bianco veneto è un inno alla gioia, quella che si prova quando chi ci sta di fronte sente la stessa cosa che sentiamo noi. Le uve – 100% Garganega – vengono raccolte e portate in cantina, dove il mosto inizia a fermentare in contenitori di acciaio. Non avvengono né chiarifiche né filtrazioni, e il vino affina in acciaio per un periodo di circa 18 mesi. Il territorio della cantina Filippi, prevalentemente vulcanico, permette ai sentori del vino di raccontarsi al meglio già dalle prime annate. Il Vigne del Bra si presenta alla vista di colore giallo paglierino decisamente intenso. All’esame olfattivo spicca l’intensità del bouquet: percepiamo frutti gialli, canditi, e spezie. Sono odori fini, eleganti e intensi al tempo stesso. Una volta assaggiato, il Soave Vigne del Bra di Filippi si esprime in tutta la sua naturale sapidità e freschezza. Abbiniamo Vigne del Bra a secondi di pesce o piatti vegetariani veneti, come il radicchio alla piastra o gli involtini di radicchio e formaggio.