Progetto Sete - Clandestino 2020

Note di degustazione e abbinamenti

Il vino rosato Clandestino di tenuta Sete viene prodotto con uvaggi autoctoni a bacca rossa del territorio. L’azienda agricola e vitivinicola Sete nasce nel cuore del Lazio, provincia di Latina, per volere di una giocane brigata che decide di riqualificare i territori natali e recuperare vecchie vigne che rischiavano di scomparire. Clandestino viene ottenuto dalla vinificazione di uvaggi autoctoni a bacca rossa del territorio. Le parcelle di vite affondano le radici in un terroir misto composto da argilla e limo, con una lieve presenza di sabbia e calcare. Le viti, impiantate negli anni 60 sono mitigate dai venti caldi del mare e le fresche brezze provenienti dal monte Semprevisa. La tenuta opera esclusivamente a regime biologico certificato. In vigna le lavorazioni sono svolte rigorosamente a mano, dalla cura delle piante sino alla raccolta delle uve e sono banditi fitofarmaci o concimi aggressivi per le piante. Anche in cantina le vinificazioni seguono la natura senza interventi chimici e nessuna filtrazione o chiarifica. Le uve destinate alla vinificazione di Clandestino vengono vendemmiate manualmente e lasciate fermentare spontaneamente con soli lieviti indigeni. Il mosto macera per circa 24 ore sulle proprie bucce per acquisire colore e sentori. Il vino affina poi in vetroresina per la durata di 6 mesi circa. Al calice Clandestino si presenta di color rosso rosato brillante. Al naso il bouquet si esprime con sentori di piccoli frutti rossi croccanti, note floreali dove spiccano la rosa, il ciclamino e la violetta. Al palato troviamo un vino fresco, di grande beva caratterizzato da un’ottima corrispondenza naso-bocca. Consigliamo di abbinare Clandestino con formaggi freschi, la pizza, primi piatti a base di verdure di stagione o sughi non troppo saporiti e carni bianche in umido e grigliate.