Barracco Francesca - Catarratto 2019

Note di degustazione e abbinamenti

Dal 2012 Roberto Bruno gestisce le vigne di famiglia a pochi passi dallo splendido mare di Mazara del Vallo. Ex avvocato, riprende l’attività vinicola dopo un periodo di interruzione durante il quale le uve venivano convogliate alle cantine sociali della zona. Si tratta di ettari di proprietà distribuiti tra le due contrade Minneno e Roccazzo, coltivati a Guyot su terreni prevalentemente argillosi e calcarei. Le viti hanno tra i venticinque e i sessant’anni di età. Dai primi anni ‘90 le vigne hanno certificazione biologica: la filosofia produttiva del nuovo progetto è totalmente artigianale e rispettosa per cui priva di trattamenti chimici in vigna e coadiuvanti enologici in cantina. Le uve, raccolte a mano tra la fine di Agosto e la metà di Settembre, vengono selezionate grappolo per grappolo. In cantina viene spesso privilegiato l’acciaio rispetto al legno per conferire al vino freschezza e nitidezza degli aromi. In cantina la vinificazione avviene grazie alla presenza di lieviti indigeni in acciaio. Non sono previste pratiche enologiche quali filtrazioni o chiarificazioni. Prima dell’imbottigliamento, secondo necessità, vengono fatte minime addizioni di solforosa. Alla vista il vino è giallo dorato. Il profumo intenso è caratterizzato da frutta a polpa bianca, fiori e note erbacee. In bocca il vino è fresco, sapido e minerale dalla bevibilità agile ed equilibrata. Un' espressione di Catarratto suggestiva da godersi ad una tavola imbandita di formaggi freschi e fritture di pesce. Il Catarratto è un vino che rispecchia inconfondibilmente la mano e la dedizione di Roberto Bruno, primogenito della rinascita produttiva dell’azienda. Un catarratto dalla personalità esplosiva e generosa, che non ha paura del tempo.