Giotto Bini - Rosso Fanino Serragghia

Note di degustazione e abbinamenti

Giotto Bini produce Rosso Fanino Serragghia, un vino rosso pantesco dall'animo leggendario e selvaggio, proprio come la terra da cui proviene: l'Isola di Pantelleria. Giotto Bini vinifica le uve di Pignatello e Catarratto in anfore di terracotta interrate nel tufo e lasciate aperte. Un ottimo bouquet aromatico che spazia dai fiori ai frutti rossi, fino alle note più sapide, tipiche dell'isola. La storia della cantina di Giotto Bini ha inizio con suo padre, Gabrio Bini, architetto milanese che si innamora di Pantelleria e qui decide di aprire la sua attività vinicola. Serragghia da allora ha sempre mantenuto un forte legame con le tradizioni del luogo, ancora di più con i valori di una natura selvaggia e ancora incontaminata. La viticoltura eroica necessaria per coltivare le vigne di Pantelleria richiede maestria e tanto cuore. Le viti sorgono su terrazzamenti suddivisi in numerosi filari coltivati ad alberello pantesco. Le radici delle uve qui utilizzate affondano in terreni poveri di origine vulcanica. Dopo la raccolta manuale, diraspatura e pigiatura, le uve fermentano spontaneamente in anfore a cielo aperto da 220l, con macerazione di circa 3 mesi. Dopo la svinatura in primavera, il vino affina in anfora per circa 7 mesi e poi in bottiglia, dove matura ulteriormente. Inoltre, questo è un vino senza solfiti aggiunti. Prodotto da un blend di un'uva bianca e una rossa, il colore del Rosso Fanino Serragghia di Giotto Bini è tra il rosa e il rosso. All'esame olfattivo scende in profondità e ci porta sulle coste ventose dell'isola, attraverso le ricche sensazioni floreali e di frutti rossi maturi. Si percepiscono anche note di spezie, confermate dal sorso fresco e dalla buona acidità, tannico e dalla sapidità incredibile. Abbiniamo il Rosso Fanino Serragghia di Giotto Bini ad aperitivi a base di salumi e formaggi freschi. Risulta ideale anche con carni bianche in preparazioni delicate. Questo vino rosso si sposa bene anche con primi piatti in sughi mediterranei, possibilmente con qualche cappero pantesco.